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Regionali Toscana al via: Giani tra beghe Pd. Tomasi tra Pratogate e lista out. Rivolta Lega
Regionali al voto in Toscana 12 e 13 ottobre al via con i candidati presidente Antonella Bundu, Toscana Rossa, Eugenio Giani, centrosinistra, Alessandro Tomasi, centrodestra.
Regionali molto movimentate per centrosinistra e centrodestra.
Centrosinistra con campo largo reduce da mal di pancia M5S per l’alleanza con Pd.
E con Giani alle prese con le beghe Pd a Pontedera, con l’assessora Sonia Luca esclusa dalla lista pisana e l’autosospensione dem anche del sindaco Franconi.
Con Giani, sempre più con dono dell’ubiquità, piombato in piena assemblea dem a Pontedera per cercare di dirimere la questione.
Centrodestra con Tomasi colpito alle spalle dal Pratogate made in FdI.
Con presunti revenge porn e massoneria. Con tanto di indagini della Procura di Prato, guidata da Luca Tescaroli.
Con i candidati consiglieri regionali in pectore Tommaso Cocci e Claudio Belgiorno, ex consiglieri comunali FdI, fuori dalle liste regionali. Passo indietro per l’avvocato Cocci: “Sono una persona perbene”. Addio a FdI di Belgiorno: “Unica via per poter difendere la mia persona e ristabilire la verità su fatti e circostanze che mi hanno ingiustamente messo in discussione”.
Tomasi sindaco di Pistoia alle prese pure con la lista civica ‘E’ ora’ esclusa proprio a Pistoia. Ci sarebbero errori ed inosservanze burocratiche. Il che, se confermato, sarebbe un danno non da poco per Tomasi che proprio con una sua lista civica più votata di tutti i partiti del centrodestra che lo ha sostenuto ha costruito la sua vittoria bis al primo turno alle amministrative 2022.
E nel centrodestra che sostiene Tomasi, in un apparente vogliamoci tutti bene sottolineato da Salvini, Vannacci responsabile elezioni regionali in Toscana, e pure dal segretario regionale Baroncini, implode la Lega.
Con la rottura del direttivo a Viareggio, e la sola Elena Meini consigliera regionale uscente candidata, ma non blindata nonostante sia stata per la Lega candidata presidente in pectore.
Dopo il fuggi fuggi, anche in altri partiti, di tutti gli altri consiglieri regionali uscenti che già, ricordiamo, non furono presenti a maggio alla cena fiorentina di Vannacci. Dove assente fu anche Susanna Ceccardi.