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Passeggero senza biglietto aggredisce capotreno e macchinista sulla tratta Arezzo – Stia

Allarme dalla società dei trasporti, che scrive al prefetto: "Si intervenga con urgenza per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori”

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BIBBIENA – Dopo il recente caso in Liguria un’altra aggressione ai danni di un capotreno, stavolta in Toscana.

Lo scorso 9 novembre un passeggero privo di biglietto ha aggredito un dipendente in servizio sul treno della società Tft con un pugno al volto e con lo spray al peperoncino. Aggredito anche un macchinista che era arrivato in soccorso.

È successo sul treno regionale che collega il capoluogo Arezzo con Stia, nel territorio di Subbiano. Sono intervenuti i carabinieri di Bibbiena e i sanitari: tre i giorni di prognosi per il capotreno.

L’autore dell’aggressione è stato identificato e denunciato per violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e lesioni personali.

“L’aggressione subita nei giorni scorsi a un capotreno è l’ennesimo episodio di violenza che accade a bordo dei nostri treni, che purtroppo si inserisce in una catena di fatti violenti che da tempo segnaliamo alle autorità competenti. Rinnoviamo l’appello perché si intervenga con urgenza per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori”. Con queste parole Maurizio Seri, amministratore unico di Trasporto Ferroviario Toscano Spa interviene in seguito all’episodio.

Già lo scorso mese di agosto – continua Seri – in seguito a un altro episodio di violenza su un treno Tft, avevamo scritto una lettera alle istituzioni e alle forze dell’ordine segnalando le preoccupazioni per la sicurezza a bordo dei treni, soprattutto su alcuni di essi, e in determinate stazioni. Oggi segnaliamo che alcuni particolari convogli (il 92290, 92292, 92294, 92243) che svolgono servizio dalla stazione di Arezzo sono da attenzionare in modo particolare”.

“Esprimiamo la nostra solidarietà – conclude Seri – alle persone coinvolte nell’ultima aggressione e gli auguri di pronta guarigione al capotreno che ha avuto la peggio. Non possiamo più tollerare questa situazione e rinnoviamo l’appello alle autorità e alle istituzioni per adottare tutte le misure affinché si possa scongiurare il ripetersi di simili atti. I nostri dipendenti e i nostri viaggiatori devono poter operare e viaggiare in un ambiente sicuro, libero da qualsiasi forma di minaccia o violenza. Da oltre un anno come Tft e Lfi abbiamo attivato un servizio di vigilanza privato sui treni, ma purtroppo da solo non basta. Siamo disponibili, lo ribadiamo, a un confronto con tutti i soggetti interessati che possa portare a proposte e azioni concrete per la tutela della sicurezza di tutti”.

Così Bernardo Mennini, presidente del gruppo Lfi di cui fa parte Tft: “Esprimiamo la nostra solidarietà alle persone coinvolte nell’ultima aggressione e rinnoviamo l’appello alle autorità e alle istituzioni per adottare tutte le misure affinché si possa scongiurare il ripetersi di simili atti”·

© Riproduzione riservata

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