Getting your Trinity Audio player ready...
|
Due detenuti si sono tolti la vita
nel giro di poco ore nel carcere di Firenze e nel carcere di Prato.
Nel carcere fiorentino di Solliicciano un uomo di 39 anni, di origine romena, si è tolto la vita sabato 15 febbraio impiccandosi.
Nel carcere pratese La Dogaia, rende noto Uilpa, “ieri pomeriggio a togliersi la vita era stato un detenuto d’origine nordafricana nel carcere di Prato inalando il gas dalla bomboletta da campeggio comunemente in uso per preparare cibi e vivande”.
Il suicidio nel carcere di Firenze, sottolinea Uilpa, “è il secondo suicidio in meno di 12 ore in Toscana. Balza così a 11 la tragica conta dei ristretti che si sono suicidati dall’inizio dell’anno: due a Sollicciano, cui bisogna sommare un operatore” afferma Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria .”Continua, nostro malgrado e nella sostanziale indifferenza della politica di maggioranza, la strage nelle carceri del Paese dove vige una pena di morte di fatto che colpisce random, in maniera indiscriminata a prescindere dall’eventuale reato commesso e indifferentemente che si sia detenuti o lavoratori”.
Nicola Paulesu, assessore Comune di Firenze: “Un ennesimo suicidio a Sollicciano, un fatto tragico che accade dopo altri tragici fatti analoghi. Oggi è il momento del cordoglio e del dolore. Ma è necessario ribadire che tutto questo è inaccettabile, le condizioni in cui versa il penitenziario fiorentino sono disumane e prive di dignità per i detenuti, per chi vi lavora e per tutti coloro che vi operano a vario titolo. La mancanza di una direzione stabile, inoltre, rende ancora più complicata la gestione di una situazione intollerabile, è urgente che arrivi una guida anche per noi come amministrazione, per avere un’interlocuzione costante e per poter lavorare su tutti quei progetti di reinserimento sociale quanto mai fondamentali”.