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FIRENZE – Kata scomparsa a Firenze, la madre: “Abbiamo detto tutta la verità”.
La mamma della piccola Kata: “Sento che mia figlia è ancora viva. Chiedo di farci sapere perché hanno preso nostra figlia. Abbiamo detto tutta la verità. Abbiamo lasciato i cellulari ai carabinieri. Di più non possiamo fare. Voglio sapere perché hanno preso mia figlia. Faccio tante ipotesi. Ma non posso credere che per un litigio abbiano preso una bambina”.
Il padre di Kata: “Mai avuto un problema così grave da giustificare che prendessero mia figlia. Ho avuto dei piccoli problemi. Ma ne ho subito parlato ai carabinieri, e niente è così grave da giustificare questo”.
Sulle violenze all’interno dell’ex Astor i genitori hanno spiegato di “aver subito parlato del litigio ai carabinieri”.
Oltre due mesi sono passati da quel 10 giugno. Giorno in cui la piccola Kata è scomparsa dall’ex Astor a Firenze.
Il cardinale Betori, arcivescovo Firenze, nella Basilica San Lorenzo ricorda la bambina “rinnovando le preghiere per il suo ritrovamento”.
Il presidio a Firenze, a due mesi dalla scomparsa della piccola Kata.
In corteo per le strade a poca distanza dall’ex Astor con i genitori con striscione in prima fila per continuare chiedere la liberazione di Kataleya Alvarez.
Prima manifestazione a Firenze quella di giovedì sera 10 agosto senza zio Abel. Arrestato sabato 5 agosto nell’ambito delle indagini sul racket affitti nell’ex Astor, sgombrato il 17 giugno.
Colui al quale la piccola Kata era stata affidata dalla madre quel sabato 10 giugno.
Zio Abel è detenuto nel carcere a di Sollicciano. Tra le accuse per zio Abel, detto Dominique, e per altri tre peruviani arrestati con lui, anche tentato omicidio nell’ex Astor in data 28 maggio scorso.
Nei confronti di un uomo precipitato nel vuoto per scappare da violenze e mazze.
L’avvocato Elisa Baldocci che difende i quattro peruviani arrestati, anche zio Abel, rispetto all’interrogatorio dei suoi assistiti: “Si sono svolti gli interrogatori davanti al pubblico ministero dei quattro cittadini peruviani, da me assistiti, indagati nell’ambito del procedimento relativo ad alcuni episodi avvenuti dentro l’hotel Astor. Nel periodo compreso dal gennaio 2023 sino al 28 maggio. Tutti i miei assistiti hanno risposto alle domande del pubblico ministero e chiarito la loro posizione fornendo ulteriori dettagli circa la loro ricostruzione dei fatti”.
Poi l’avvocato Baldocci rispetto alla scomparsa della piccola Kata: “Preciso che non sono state poste domande inerenti l’indagine aperta per il sequestro di persona della piccola Kata, in cui Alvarez Vasquez Argenis Abel è persona offesa”.
Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, durante l’omelia nella Basilica di San Lorenzo.
“La generosità oggi si trova a doversi misurare con l’insinuazione che nella solidarietà si possano o addirittura si debbano introdurre delle priorità. Che ci si possa dimenticare di qualcuno. Che la povertà dell’altro sia una minaccia ai miei diritti e non un appello a riconoscerne il volto di fratello. Fino a determinare situazioni di pericolo che sono ben presenti anche tra noi. Dove si sviluppano in particolare sacche di marginalità, contesti in cui si consumano tragedie come quella della piccola Kata, che sentiamo doveroso ricordare a due mesi dalla scomparsa, rinnovando preghiere per il suo ritrovamento”.
Poi: “Ripartire da una cultura della persona. Una cultura del vincolo sociale e del bene comune è la sola strada praticabile per recuperare non solo coraggio e chiarezza sul fronte della solidarietà. Ma anche per dare alla politica un orizzonte adeguato alle necessità della società, svincolandola dai pregiudizi ideologici”.