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Sindaca Funaro dice no a cittadinanza per Albanese: “Firenze unisce. Lei è divisiva”. La replica: “Purché non mi si dia l’esilio”

Sindaca Sara Funaro, Pd, dopo le parole della relatrice speciale Onu su assalto a redazione La Stampa: "Non possono esserci moniti al giornalismo che è libero ed è presidio di democrazia". Renzi: "Non vedo un solo motivo per cui riceva onorificenza così prestigiosa". Avs: "Francesca Albanese meritevole"

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FIRENZE – Sara Funaro, Pd, sindaca di Firenze, dice no alla cittadinanza onoraria per Francesca Albanese, relatrice speciale Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati.

Sindaca Funaro dice no a cittadinanza per Albanese: "Firenze unisce. Lei è divisiva". La replica: "Purché non mi si dia l'esilio"
(Foto Fb sindaca Sara Funaro)

Il no della sindaca Funaro dopo il “monito” ai giornalisti subito dopo l’assalto di manifestanti alla redazione torinese del quotidiano La Stampa.

La replica di Francesca Albanese arriva via X in risposta alla notizia pubblicata da Tgcom24, con chiaro riferimento a Dante Alighieri esiliato da Firenze: “Purché mi sia risparmiato l’esilio perpetuo”. 

 

Sindaca Sara Funaro: “Io ho preso una posizione chiara. Prima di tutto mi unisco ancora al coro unanime per quanto accaduto alla Stampa. L’irruzione nella sede del quotidiano La Stampa è un fatto gravissimo che ho condannato immediatamente, esprimendo solidarietà al direttore e ai giornalisti. Gesti come questo non hanno nulla a che vedere con i valori della pace e con la difesa del popolo palestinese, ancora oggi vittima di crimini gravissimi. Le affermazioni di Francesca Albanese di una condanna condizionata è un fatto molto grave. Non possono esserci moniti al giornalismo che è libero ed è presidio di democrazia. Firenze è sempre stata la città che ha dato riconoscimenti a personaggi importanti, ricordo il Dalai Lama. Firenze è la città dei ponti, la città della pace, la città che unisce. Io penso che anche con tante altre dichiarazioni le posizioni che porta Francesca Albanese sono più divise che unire. Per questo non ritengo opportuno consegnare la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese”.

La proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese firmata dal consigliere comunale Dmitrji Palagi, Gruppo Sinistra Progetto Comune, arriva in commissione Pace, presidente Stefania Collesei, Pd, mercoledì 3 dicembre. Ed è una proposta che spacca il campo largo centrosinistra col no di Matteo Renzi e dei consiglieri comunali Italia Viva-Casa Riformista e il sì di Avs. 

 

Renzi: “Francesca Albanese non avrà la cittadinanza onoraria di Firenze. E vorrei ben vedere. Le dichiarazioni di sabato contro La Stampa – che era stata appena aggredita in sede da centri sociali ed estremisti proPal – sono imbarazzanti. Quelle su Liliana Segre addirittura infami. Non vedo un solo motivo per cui la dottoressa Albanese riceva una onorificenza così prestigiosa. E sono grato ai consiglieri di Italia Viva Firenze, Casini e Grazzini, per aver posto il problema per primi. Firenze è una città di valori universali, non può essere presa in ostaggio per questioni ideologiche”.

Italia Viva-Casa Riformista con i consiglieri comunali Francesco Casini, neo consigliere regionale, e Francesco Grazzini: “La proposta di assegnare la cittadinanza onoraria di Firenze a Francesca Albanese è irricevibile, divisiva e totalmente fuori luogo. Chiediamo che il Consiglio comunale la respinga senza esitazioni. Firenze non può prestare il suo nome e la sua storia – proseguono – a un’operazione politica che nulla ha a che fare con la pace e con il dialogo. È assurdo che si proponga la cittadinanza onoraria di Firenze a chi ha rivolto parole vergognose sulla senatrice Liliana Segre, alla quale nella scorsa legislatura era stata dedicata anche una commissione del nostro Consiglio Comunale. Chi attacca una donna che ha attraversato l’orrore della Shoah non può ricevere onorificenze da Firenze: è una contraddizione morale, civile e politica.

Per non dimenticare le dichiarazioni gravissime sugli ostaggi israeliani e le più recenti sul “monito” alle redazioni dopo l’assalto al quotidiano La Stampa. Parole talmente gravi che sono riuscite a oscurare perfino le mobilitazioni di chi si batte pacificamente contro la guerra.

E se Comuni come Bologna stanno riflettendo sulla possibile revoca della cittadinanza onoraria concessa in passato, Firenze non può fare il percorso inverso. Sarebbe un errore politico, istituzionale e simbolico enorme. Per questo diciamo con chiarezza che voteremo contro a qualsiasi atto in merito alla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese. Firenze, come si ricorda nella stessa risoluzione, è città di pace, non di estremismi. Non accetteremo che venga trascinata in scelte ideologiche che spaccano la comunità e che offendono il valore stesso delle nostre istituzioni”.

Avs con i consiglieri comunali a Palazzo Vecchio Caterina Arciprete, Giovanni Graziani e Vincenzo Pizzolo, consiglieri di AVS Ecolò a Palazzo Vecchio: “Non accettiamo lezioni da Italia Viva, che sostiene che Firenze non possa prestare il proprio nome e la propria storia a sostegno di Francesca Albanese. Evidentemente si sono già dimenticati di quando il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, definiva l’Arabia Saudita – Paese agli ultimi posti al mondo per la tutela della libertà di stampa – protagonista di ‘un nuovo Rinascimento’, collegandola così alla città di Firenze. Per noi Francesca Albanese rappresenta una figura istituzionale importante, meritevole per aver contribuito, nel suo ruolo, a fare luce sull’economia intorno al genocidio e su ciò che accade da decenni in Palestina. La nostra valutazione di Francesca Albanese come operatrice di pace e di giustizia internazionale rimane la medesima, e lavoreremo affinché il Consiglio Comunale di Firenze riconosca il ruolo che ha avuto nel denunciare tempestivamente e con autorevolezza i crimini commessi dal governo di Israele, per i quali ha ricevuto sanzioni da parte del Governo degli Stati Uniti”.

Palagi: “Francesca Albanese è la Special Rapporteur ONU che da anni si occupa del massacro del popolo palestinese. Per la sua attività istituzionale è stata attaccata e sanzionata dall’Amministrazione Trump degli Stati Uniti. Ha ricevuto attacchi continui, anche volgari.

La nostra proposta di cittadinanza onoraria nasce a luglio 2025. Nel frattempo la sua visibilità mediatica è cresciuta, con una grande attenzione a qualsiasi sua dichiarazione.

La settimana scorsa abbiamo espresso solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti, per il loro sciopero e il rapporto difficile che si trovano a vivere rispetto alle realtà editrici. La libertà di informazione è un tema fondamentale, che passa dalle condizioni di lavoro di chi ci opera (che in Palestina comprende il rischio di morire per mano dell’esercito israeliano).

Leggiamo con una certa sorpresa le dichiarazioni di alcune figure del centrosinistra, compreso il gruppo di Italia Viva – Casa Riformista di Palazzo Vecchio.

Di fronte al continuo massacro del popolo palestinese e agli attacchi gravi che ha subito Francesca Albanese, si sceglie di utilizzare i fatti della Stampa di Torino come se fosse stata la Special Rapporteur a guidare un assalto nei confronti della testata giornalistica.

Non vogliamo sminuire niente. Ma proprio per questo crediamo sia fondamentale avere presente quello che avviene in Palestina e quello che avviene in politica internazionale, con il Presidente Trump quotidianamente impegnato a rilasciare affermazioni irricevibili, ignorando – insieme al Governo di Israele – la legittimità stessa dell’ONU.

Proponiamo un riconoscimento a Francesca Albanese non per le sue opinioni (su cui pare esista persino un dossier, a sentire alcune indiscrezioni informali), ma per il suo lavoro. Per noi un riconoscimento al suo operato deve esserci e anche un sostegno al rapporto di luglio 2025. Non per lei, non per il prestigio di Firenze, ma perché una Città operatrice di pace deve essere in grado di restare sul merito delle questioni”.

Emanuele Cocollini, presidente dell’Associazione Italia-Israele di Firenze: “Ci opponiamo, ancora una volta, alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria di Firenze a Francesca Albanese o a qualsiasi altro riconoscimento pubblico e istituzionale. Le sue posizioni – dalla giustificazione politica del terrorismo di Hamas alla delegittimazione sistematica di Israele, fino al recente “monito” ai giornalisti dopo l’assalto al quotidiano La Stampa – dimostrano una deriva estremista che alimenta odio e ostilità verso la libertà. Firenze non può premiare chi divide, distorce e inquina pericolosamente il dibattito pubblico. E non lo diciamo più solo noi: anche istituzioni e realtà che in passato hanno conferito riconoscimenti ad Albanese oggi né stanno prendendo le distanze. Auspichiamo che il Consiglio comunale respinga senza esitazione qualsiasi proposta che vada in tale direzione”.

© Riproduzione riservata

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