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FIRENZE – Leo Fabbri, Firenze in festa per il suo vicecampione del mondo.
“Ho sognato questa medaglia da una vita. Da quando da bambino ho cominciato a fare lancio del peso, ho iniziato a fare atletica ho sempre sognato di poter salire sul podio e fare un primato personale in maglia azzurra. Dove ho trovato la forza? Nella mia testa. Sapevo di valerlo, sapevo di aver fatto bene quest’anno ma mancava qualcosa. Sapevo che avrei dovuto farlo a Budapest. Questa medaglia la dedico al mio allenatore Paolo Dal Soglio”.
Grande, immenso Leonardo Fabbri. Firenze in festa per il campione di Bagno a Ripoli, 26 anni, che ai mondiali di atletica di Budapest con una spallata da ben 22.34 metri ha vinto la medaglia d’argento.
Il vicecampione del mondo: “Ho dovuto superare innumerevoli ostacoli e ho sopportato diversi tentativi falliti. Ma indovina un po’? Non mi sono mai arreso”.
L’impresa, il capolavoro della sua carriera sportiva che consacra Leonardo Fabbri tra i grandi del peso mondiale. Che lo proietta nella storia di questo sport. Con tanto di 23 metri sfiorati, un lancio nullo perché Leo non è riuscito a contenere la sua esuberanza fisica uscendo di pedana. Secondo al mondo l’azzurro, battuto solo da Ryan Crouser, due volte oro olimpico e recordman mondiale con 23.56.
La Fiorentina di cui è grande tifoso ‘Fabbrino’, col presidente Rocco Commisso ha telefonato al gigante di due metri dal sorriso disarmante.
Invitandolo domenica prossima 27 agosto al Franchi per Fiorentina -Lecce.
Per il campione che finalmente è riuscito a esplodere mostrando al mondo tutto il suo talento il giro d’onore con l’argento mondiale al collo prima del fischio d’inizio. Tifosissimo viola Leo, subito dopo la medaglia d’argento allo stadio di Budapest continuava a chiedere il risultato della Fiorentina, vittoriosa 1-4 col Genoa.
Per l’aviere capo dell’Aeronautica Militare i complimenti del Ministero Della Difesa.
“Complimenti a Leonardo Fabbri, Aviere Capo dell’Aeronautica Militare per la medaglia d’argento conquistata nel getto del peso. Bravissimo!”
Una bandiera tricolore con cui Leonardo Fabbri si è avvolto appena terminata la gara e che non ha più lasciato.
Leo Fabbri con una bordata da 22.34 a Budapest ha migliorato di oltre 30 centimetri il suo personale di 21.99 firmato nel 2020. All’improvviso si è sbloccato tutto il suo potenziale in una storica finale mondiale, per la prima volta con due azzurri. Ha sbagliato gara l’altro azzurro, il campione europeo indoor Zane Weir dopo essersi qualificato con la seconda miglior misura. Il primo Weir a spronare ed abbracciare l’amico rivale Fabbri durante i tre lanci dei migliori otto finalisti, da cui Weir è rimasto escluso.
Seconda misura in Italia il 22.34 per Fabbri dopo il fenomeno, anche lui fiorentino come Fabbri, Alessandro Andrei, oro alle Olimpiadi di Mosca 1980, argento mondiale a Roma nel 1987. Un campione Andrei che nel 1987 a Viareggio in una gara stratosferica firmò un record del mondo da 22.91.
‘Fabbrino’, campione italiano 2023, si è qualificato per la finale a Budapest con l’ultima misura utile.
Un’ultima misura utile che per l’atleta toscano tesserato per Atletica Firenze Marathon si è rivelata la sliding doors della sua carriera.
In finale, una volta conquistato con 21.26 il diritto di accesso tra i primi otto per i tre lanci finali, Leo si è sbloccato. E ha firmata la sua gara capolavoro. La gara della vita.
Erano mesi che Leonardo Fabbri, una stagione 2023 di grande continuità di risultati, anche la vittoria in Diamond League, continuava a sostenere di valere molto di più dei risultati lusinghieri che riusciva a mettere a segno.
E’ stato di parola nella gara più importante della sua carriera.
Adesso per Leonardo Fabbri di Bagno a Ripoli si apre un nuovo grande capitolo.