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GROSSETO – Omicidio a Grosseto, indagata la figlia della donna uccisa.
E’ indagata per omicidio ed è stata arrestata Benedetta Marzocchi, figlia di Giuseppina De Francesco, la donna di 76 anni massacrata di botte e trovata morta in un lago di sangue in data 8 giugno nella villa a Istia d’Ombrone.
Il magistrato ha firmato un decreto di fermo e ha disposto che la figlia sia trasferita in carcere.
L’arresto è avvenuto sulla base di una serie di “elementi fortemente indizianti” nei confronti di Benedetta Marzocchi emersi dalle indagini del nucleo investigativo dell’Arma dei carabinieri di Grosseto, dagli accertamenti preliminari e dall’esame medico legale dal sopralluogo dei tecnici del Ris.
Giuseppina De Francesco, insegnante in pensione, è morta massacrata di botte. Sulla base dell’autopsia, il decesso sarebbe stato provocato da una serie di lesioni, ferite, ecchimosi e dallo schiacciamento del torace. La mattina del delitto, la figlia fu trovata dai soccorritori del 118 con una serie di graffi alle braccia e alle gambe.
La versione di Benedetta Marzocchi non ha mai convinto gli investigatori dell’Arma dei carabinieri, guidati dal sostituto procuratore di Grosseto Giampaolo Melchionna. Il pubblico ministero ha interrogato stamani venerdì 23 giugno la figlia, dopo che è stata dimessa dall’ospedale Misericordia di Grosseto.
Ricoverata nel reparto di psichiatria due settimane fa in seguito allo stato confusionale in cui era caduta subito dopo l’arrivo dei carabinieri nella villa. Secondo quanto si è appreso, nell’interrogatorio con il pm, la donna si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere.
Benedetta Marzocchi la mattina 8 giugno chiamò il padre, il notaio Alessandro Marzocchi, 81 anni, dicendogli che nella villa erano entrati uomini incappucciati. E che anche lei era stata aggredita, come la madre, da loro.