Quirinale al voto, quando il Covid non è uguale per tutti

Il Europa il Parlamento causa Covid ha votato il nuovo presidente Roberta Metsola successore di David Sassoli in modalità ibrida, in aula e da remoto con voto elettronico. In Italia causa Covid per votare il successore di Mattarella il Cdm ‘considerata la straordinaria necessità e urgenza di assicurare il pieno esercizio del diritto di voto’ viene varato last minute un decreto ad hoc per i grandi elettori contagiati firmato dal Capo dello Stato. No, non per permettere loro di esercitare il pieno diritto di voto da remoto nell’ambito della loro sicura (per gli altri) quarantena di legge. Ma in sostanza per far sì che isolamento o quarantena possano essere violati senza che con ciò si configuri una violazione di isolamento o quarantena, con conseguente denuncia e rischio di arresto fino a diciotto mesi come avviene per qualsiasi altro cittadino. 

Con il decreto legge firmato dal Capo dello Stato, i grandi elettori positivi escono di casa spostandosi con mezzo proprio o ambulanza per votare a Roma. Il Parlamento europeo proprio con il presidente Sassoli in piena pandemia ha sviluppato il sistema di voto da remoto per le proposte legislative. Per cui il sistema elettronico che ha eletto Roberta Metsola era già collaudato. Essendo l’Italia entrata nel suo dichiarato terzo anno di stato emergenza, e considerando pure che la data di scadenza del mandato di Mattarella non è stata un improvviso colpo di scena, in cosa consiste la ‘straordinaria urgenza’ alla base di un decreto last minute in deroga a una violazione di legge? Davvero in questi anni di Covid non era possibile mettere a punto una modalità di voto elettronico come in Europa?