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Mario Vargas Llosa, tra le voci più autorevoli della letteratura mondiale e Premio Nobel per la Letteratura nel 2010, si è spento a Lima il 13 aprile 2025 all’età di 89 anni. A dare la notizia sono stati i suoi figli, che hanno parlato di una morte serena, avvenuta in famiglia, tramite un post su X.
It is with deep sorrow that we announce that our father, Mario Vargas LLosa, passed away peacefully in Lima today, surrounded by his family.@morganavll pic.twitter.com/c6HgEfyaIe
— Álvaro Vargas Llosa (@AlvaroVargasLl) April 14, 2025
Con opere celebri come La città e i cani, Conversazione nella Cattedrale e La festa del caprone, Vargas Llosa ha lasciato un’impronta profonda nel panorama letterario mondiale. Figura chiave del Boom latinoamericano degli anni ’60 e ’70, ha contribuito a portare la narrativa sudamericana all’attenzione internazionale, affrontando tematiche complesse come il potere, la dittatura, la libertà e la condizione umana.
Oltre alla scrittura, Vargas Llosa ha avuto un ruolo attivo anche nella vita politica del suo Paese, candidandosi alla presidenza del Perù nel 1990. In seguito ha acquisito la cittadinanza spagnola e, nel 2021, è stato il primo autore non francofono ad essere accolto nell‘Académie française.
Il suo ultimo romanzo, Le dedico mi silencio, pubblicato nel 2023, mescola finzione e riflessione saggistica per esplorare la musica come possibile via verso l’armonia sociale e culturale in Perù. Era stato lo stesso autore ad annunciarlo come il suo addio alla narrativa.
In accordo con le sue volontà, non verranno organizzate cerimonie pubbliche; i funerali si terranno in forma strettamente privata.
La scomparsa di Vargas Llosa segna la fine di un’epoca e lascia un vuoto profondo nel cuore della letteratura internazionale.