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Luca Carboni, mostra di pittura per i 40 anni di carriera

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Il cantautore Luca Carboni torna, dopo due anni lontano dalle scene per motivi di salute, ad incontrare il pubblico, nella veste anche di pittore. “In questo periodo di malattia ho continuato a dipingere più che a fare musica. E mi ha aiutato moltissimo”.

L’artista, infatti, ha presentato a Bologna la mostra ‘Rio Ari O‘, che parte oggi al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e rimarrà aperta fino al 9 febbraio. Carboni vuol celebrare così i 40 anni di carriera, dall’album d’esordio ‘…intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film‘ del 1984. Ma parallelamente aveva iniziato a dedicarsi alla pittura: “La pittura – sottolinea Carboni – ha accompagnato tutti questi miei anni di musica come un diario di immagini e visioni: personale, intimo, privato, mai messo in mostra, fatta eccezione qualche disegno finito sulla copertina di dischi”.

La mostra

L’esposizione, curata dal critico d’arte contemporanea Luca Beatrice, celebra proprio il connubio tra musica e arte visiva. Il percorso creativo inedito e parallelo si intreccia, difatti, a quello musicale. Allo stesso tempo, molti album di Carboni sono essi stessi accompagnati a disegni, schizzi, dipinti che raccontano il processo creativo dietro ogni pezzo e ogni album.

Le opere esposte sono una cinquantina, tutte realizzate da metà anni ’80 in poi. “Nella pittura – dice Carboni – mi ispirano le donne, i colori piatti delle bandiere, i cartelli stradali, i portici e le chiese. Nella produzione di solito mi piace mescolare la tempera, i colori acrilici, le bombolette spray per la pittura di strada, il tutto applicato sempre su diversi tipi di supporto, a volte la tela classica ma anche legni di recupero, compensati vari e altri materiali come il ferro, il cartone, la carta da pacchi e da regalo”.

Ma i visitatori potranno anche trovare copertine di dischi, testi mai pubblicati, appunti, memorie che partono dall’esordio del 1984, per raccontare l’autore meno noto rispetto a quello di ‘Mare, mare’ e molti altri successi.

Così Bologna, ‘Città Creativa della Musica’ UNESCO dal 2006, rende omaggio a uno dei suoi artisti più rappresentativi. “In quarant’anni di carriera – afferma Luca Beatrice – Luca Carboni ha pubblicato dodici album in studio, un live e diverse raccolte. Ma nel frattempo ha coltivato altro, magari in solitudine o appartato: ha disegnato, dipinto, realizzato opere installative, raccolto immagini, perché nel suo percorso arte e musica sono andate insieme, l’una ispirava l’altra, l’una aiutava l’altra”.

Una parte, questa, sperimentale, nascosta, quasi mai raccontata se non in alcuni disegni per copertine d’album, immagini per proiezioni in alcuni tour e una raccolta di schizzi nel libro ‘Autoritratto‘ del 2004.

La musica e gli incontri

Non può mancare la musica, parlando di uno dei cantautori più significativi della storia della canzone italiana. Per questo, la sala finale delle 4 in cui si sviluppa l’esposizione avvolgerà gli spettatori con canzoni, inediti, audio ‘rubati’ in studio, con immagini e video clip che creano un’atmosfera pop.

Inoltre il Portico del Paviglione, in via dell’Archiginnasio, accoglierà una sorta di ghost track della mostra dall’8 gennaio 2025: qui si potranno ammirare autoritratti di Carboni stampati su larga scala e appesi alle chiavi di ferro degli archi del portico.

Previsti infine tre incontri pubblici che vedranno protagonisti, oltre al cantautore, altri artisti che sono stati suoi compagni di viaggio. Il ciclo di conversazioni ha lo stesso nome della mostra, ‘Rio Ari O’, e si svolgerà in contemporanea ad essa nella Sala Eventi del museo.

Inizio fissato per il 28 novembre alle 18.30 con Giorgio Diritti per ‘Dai Teobaldi rock al David di Donatello‘. Si parlerà di cinema, teatro e rock parrocchiale, con la moderazione della giornalista Emanuela Giampaoli (maggiori dettagli sul portale di Musei Bologna).

A seguire il 19 dicembre, stessa ora, è atteso il curatore Luca Beatrice per ‘Il racconto della mostra Rio Ari O‘: un viaggio tra musica e arte.

Per l’ultimo appuntamento del 16 gennaio 2025 non è ancora stato annunciato l’ospite.

© Riproduzione riservata

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