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LIVORNO – Effetto Venezia celebra quarant’anni di storia con un progetto speciale: il docufilm ‘Un sogno di acqua e di fuoco’, realizzato per raccontare l’evoluzione di una delle manifestazioni culturali più iconiche della città. Firmato dal regista Marco Bruciati, già direttore artistico dell’edizione 2023, il film è prodotto dalla Fondazione LEM e dal Comune di Livorno, in occasione di questo importante anniversario.
Un tuffo nei ricordi: Livorno dal 1985 ai primi anni 2000
La prima parte del documentario, che verrà proiettata mercoledì 9 luglio alle ore 21:00 nella Fortezza Vecchia, ripercorre il periodo compreso tra il 1985 e l’inizio del nuovo millennio, restituendo attraverso filmati d’epoca, testimonianze e materiali d’archivio la trasformazione culturale, sociale e urbana della città. Il racconto si concentra sulle origini e sulla crescita di Effetto Venezia, fino al momento di svolta rappresentato dall’edizione del 1996, quando andò in scena lo spettacolo della compagnia Els Comedians.
Uno spazio importante è dedicato anche alla vicenda urbanistica del 1975, quando un intervento pubblico evitò la demolizione del quartiere Venezia Nuova, salvaguardando così il cuore storico della manifestazione.
Memorie condivise e immagini d’archivio
La narrazione prende vita attraverso le parole di chi ha vissuto Effetto Venezia da protagonista: ex funzionari comunali, abitanti del quartiere, tecnici, operatori culturali e rappresentanti istituzionali. Le loro voci si intrecciano con un ricco repertorio visivo proveniente da cassette VHS degli anni ’90, digitalizzate dall’associazione 8mmezzo, e da archivi pubblici e privati, tra cui Coop, l’Ufficio Turismo del Comune di Livorno e Franco Bocci.
La seconda parte del docufilm, ancora in fase di lavorazione, si concentrerà sugli sviluppi più recenti, dagli anni 2000 a oggi, focalizzandosi in particolare sul ruolo di artisti, curatori e operatori economici che hanno contribuito a ridefinire il profilo culturale dell’evento.
Marco Bruciati ha sottolineato il valore emozionale del progetto: “L’essenza di Effetto Venezia non risiede nella vicenda di una sola persona, ma nell’incontro di innumerevoli sguardi: quelli di chi ha ammirato, ascoltato e contribuito. Questa molteplicità è ciò che rende la sua storia incomparabile. È una storia costruita su immagini a volte definite, a volte sfocate, su parole dimenticate che riemergono, su vecchie registrazioni e disturbi. Effetto Venezia non si descrive, si vive: è necessario immergersi tra le sue luci, i suoi colori, le sue sonorità. Il nostro film ha voluto proprio questo: narrare un sogno, intriso di acqua e di fuoco“.