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Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero

Santa Messa celebrata da vescovo Simone Giusti al Santuario di Montenero. Presenti Giani, Mazzeo, sindaco Salvetti con i sindaci toscani. Madonna di Montenero dichiarata patrona Toscana il 15 maggio 1947 da papa Pio XII. Migliaia di ex voto. Galleria stemmi dei Comuni

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Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero.

La Toscana celebra la sua Patrona, la Madonna di Montenero, Livorno. Madonna di Montenero dichiarata Patrona della Toscana ‘Mater Etruriae’ il 15 maggio 1947 da papa Pio XII.

E giovedì 15 maggio Santa Messa al Santuario della Madonna delle Grazie celebrata dal vescovo di Livorno monsignor Simone Giusti alla presenza delle autorità civili e militari della Toscana.

Con il vescovo monsignor Simone Giusti, monsignor Donato Mollica, Proposto del Capitolo dei Canonici della Cattedrale, segretario e Maestro delle Cerimonie vescovili,  direttore del Museo Diocesano di Livorno. Don Luca Giustarini, priore del monastero di Montenero.

Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero
Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero. Nella foto, la Santa Messa nel Santuario

Alla Santa Messa Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, Antonio Mazzeo, presidente Consiglio Regionale della Toscana, i sindaci toscani ‘capitanati’ dal sindaco di Livorno Luca Salvetti, il comandante dell’Accademia Navale di Livorno Di Renzo.

 

Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero
Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero

 

Antonio Mazzeo presente alla Santa Messa “a testimonianza di una devozione che da secoli lega la nostra Regione alla Madonna delle Grazie, come sintesi del culto a Maria, diffuso in tante città e borghi. Un giorno di festa, allietato anche dalla notizia dell’apertura agli studenti civili di tutti i corsi universitari che si svolgono presso l’Accademia navale di Livorno, in continua crescita grazie all’accordo con l’Università di Pisa”.

L’origine dell’immagine della Madonna che si conserva nel Santuario di Montenero, come si legge nel sito web del Santuario, risalgono al 15 maggio 1345, giorno di Pentecoste, “quando, secondo la tradizione, un povero pastore storpio trovò l’immagine miracolosa della Vergine Maria e seguendo un’intuizione interiore la portò sul colle di Montenero, luogo già conosciuto come rifugio di briganti e per questo considerato oscuro, tenebroso… il ‘monte del diavolo'”.

 

Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero
Toscana celebra la sua Patrona: festa Madonna di Montenero

Come scrive Antonio Mazzeo nella prefazione della pubblicazione di Roberto Manera ‘La Madonna di Montenero Patrona della Toscana’, “La storia della sua devozione si è fin dall’inizio allargata oltre i confini della città di Livorno, per abbracciare tutte la nostra regione. Una devozione di cui sono testimonianza diretta le migliaia di ex voto
che provengono non solo dall’intera Toscana ma anche da altre parti d’Italia e del mondo intero”.

“Il legame con questo luogo di tutta la Toscana è poi ben rappresentato
dalla Galleria dei Comuni, uno spazio che si trova dietro l’Altare Maggiore,
un’abside scavata nella roccia, e che ospita gli stemmi dei municipi della
regione, recentemente restaurato in seguito ai danni subiti durante l’alluvione del settembre 2017.
Gli Stemmi dei Comuni Toscani presenti nella Galleria sono 287. Ogni
stemma, ufficialmente donato dalla Giunta Comunale dopo la proclamazione della Madonna di Montenero a Patrona della Toscana, testimonia la fede e la fiducia che le varie comunità ripongono nella Madonna, collocandosi sotto la sua protezione” .

Manera scrive: “Era il 15 maggio 1345, domenica di Pentecoste, e un povero storpio che badava agli armenti, in un campo di proprietà dei Monaci Vallombrosani della Badia di S. Paolo a Ripa d’Arno, vide come una visione: un quadro di Nostra Signora. Si mise in ginocchio davanti al quadro e sentì come una
voce dolce e suggestiva che gli comandò: “Prendi e portami dove ti graverò
la persona mi poserai”. Il pastore, da principio, fu preso da paura, si alzò
spaventato, ma, al ripetersi della voce, si avvicinò al pesante quadro, lo
caricò con ogni riguardo sulle spalle e, aiutandosi col bastone, zoppicando,
si incamminò per la via alpestre del colle”.

 

© Riproduzione riservata

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