|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
LIVORNO – Il Consiglio Comunale di Livorno ha approvato con voto favorevole all’unanimità la mozione Pd per la realizzazione di un museo della memoria sulla strage del Moby Prince.
Mozione Pd presentata dal consigliere Lorenzo Midili, dei consiglieri comunali Midili, Tomei, Bianchi, Ferretti, Diop, Guarnieri, Agostinelli, Benassi, Lucetti, Cecchi, Sassetti, Pacini e Aringhieri votata a favore da tutta l’aula istituzionale.

Una strage che conta 140 vittime a bordo del traghetto Moby Prince diretto a Olbia, entrato in collisione davanti al porto di Livorno la sera del 10 aprile 1991 con la petroliera Agip Abruzzo. Un solo superstite nell’incendio del traghetto Moby Prince, Alessio Bertrand, componente dell’equipaggio.
Una strage a oggi senza colpevoli. Senza responsabili. Senza verità. Senza giustizia.
Sindaco Luca Salvetti nel suo intervento in Consiglio Comunale: “In città secondo me ci sono diversi luoghi che possono rappresentare un riferimento importante. Nel mio immaginario, la struttura antica la vecchia dogana prima dell’Andana degli Anelli che è di proprietà della Dogana potrebbe essere il luogo ideale. Di fronte alla lapide. Magari la chiederemo alla Dogana. Quindi trovare il posto giusto diventa il nostro prossimo compito da svolgere”.

Lorenzo Midili: “Un atto che vuole portare avanti l’immenso lavoro dei familiari e delle associazioni delle vittime di questa strage creando un luogo dedicato alla memoria, alla conoscenza dei fatti ed alla riflessione civica.
Conservare questa memoria non significa soltanto onorare le famiglie e chi ha vissuto una delle pagine più tristi della storia della nostra città e della nazione, ma anche offrire alle nuove generazioni la possibilità di comprendere, di imparare e di trarre insegnamento per il futuro con la promozione della sicurezza marittima attraverso attività didattiche, incontri, mostre e molto altro”.
Luchino Chessa, presidente associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby Prince, e Nicola Rosetti, presidente associazione 140: “L’approvazione all’unanimità nel Consiglio comunale di Livorno di una mozione per la realizzazione del museo sulla strage della Moby Prince è una buona notizia. Ringraziamo tutti i consiglieri per questa decisione. Loro rappresentano le nuove generazioni a cui passare idealmente il testimone per mantenere viva la memoria di quella immane tragedia costata la vita a 140 persone. Ci auguriamo che l’impegno del Consiglio comunale diventi presto realtà. Un museo per la Moby Prince era anche un desiderio di Angelo Chessa e Loris Rispoli ai quali dobbiamo molto per la battaglia per la verità e la giustizia. Avere un luogo a Livorno che ricordi quella tragedia è particolarmente significativo”.
Pd Livorno con segretario comunale Alberto Brilli: “Un progetto che porta avanti l’impegno dei familiari e delle associazioni delle vittime, trasformando il dolore in un percorso di memoria viva e promozione della sicurezza marittima. Uno spazio di conoscenza, ricerca e partecipazione ed impegno collettivo per la sicurezza in mare. 𝗨𝗻 𝗿𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗥𝗼𝘀𝗲𝘁𝘁𝗶 (𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟭𝟬 𝗔𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲-𝗙𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗩𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲 𝗠𝗼𝗯𝘆 𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗲) 𝗲 𝗖𝗵𝗲𝘀𝘀𝗮 (𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝟭𝟰𝟬), 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲, 𝗮 𝗟𝗼𝗿𝗶𝘀 𝗥𝗶𝘀𝗽𝗼𝗹𝗶, 𝗮𝗹 s𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗦𝗮𝗹𝘃𝗲𝘁𝘁𝗶, 𝗮𝗶 c𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗶 c𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗶, 𝗲 𝗮𝗹 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗣𝗗 𝗟𝗶𝘃𝗼𝗿𝗻𝗼, 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗺𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗶𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲”.
Al lavoro verso una verità storica la terza commissione parlamentare d’inchiesta presieduta da Pietro Pittalis, Forza Italia, che prosegue il lavoro della seconda commissione presieduta da Andrea Romano, Pd, di cui Pittalis è stato vicepresidente con Manfredi Potenti, Lega Salvini. La seconda commissione ha chiuso individuando una possibile terza nave per evitare la quale Moby Prince sarebbe finito contro Agip Abruzzo.
Nei mesi scorsi, alla vigilia dell’anniversario della tragedia, per la prima volta il Consiglio Comunale con tutte le forze politiche insieme al sindaco Luca Salvetti in audizione in terza Commissione parlamentare d’inchiesta.
Pittalis a Livorno il 10 aprile 2025. A Livorno per la commemorazione delle vittime Luchino Chessa, che a bordo del traghetto ha perso il padre, comandante del traghetto Moby Prince, e la madre, Maria Giulia Ghezzani. Pochi anni fa la scomparsa del fratello Angelo.
E in occasione dell’ultimo anniversario della strage del Moby Prince, Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, presente al corteo a Livorno e alla cerimonia di commemorazione al Porto Mediceo, dove si trova la lapide con i nomi delle 140 vittime, dichiarò: “La Regione fin dall’inizio ha dimostrato una particolare sensibilità perché questa tragedia non fosse dimenticata: nell’armadio della memoria nella biblioteca regionale in piazza dell’Unità a Firenze abbiamo voluto che fosse conservata tutta la documentazione perché questa vicenda non cadesse nell’oblio. Ora si parla di un museo e la Regione è disponibile a dare un’ulteriore mano”.
Sempre lo scorso aprile, alla vigilia del 34esimo anniversario, i deputati del Partito Democratico Simona Bonafè, Marco Simiani, Matteo Mauri e Andrea Casu hanno presentato una proposta di legge per l’istituzione, a Livorno, di un museo dedicato alle vittime della tragedia e alla promozione della sicurezza navale. L’iniziativa nasce su impulso della Federazione provinciale e comunale del Partito Democratico di Livorno, dei Giovani Democratici, del gruppo consiliare Pd e del Sindaco Luca Salvetti.
Mentre negli stessi giorni in Consiglio regionale il voto unanime favorevole per la mozione di Francesco Gazzetti, Pd, per chiedere un incontro istituzionale con i componenti della terza commissione parlamentare d’inchiesta. Un invito per “visitare l’armadio della memoria, conservato alla biblioteca del consiglio regionale Pietro Leopoldo: un luogo simbolico e documentale legato alle stragi della Moby Prince, di Viareggio e della Costa Concordia, frutto del lavoro, anche stavolta unanime, di questo Consiglio regionale”.



