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ROMA – Morte di Papa Francesco, è unanime il cordoglio dei sindaci del territorio.
“Pace, equità e giustizia. È questo che ha sempre chiesto Papa Francesco, è questo che la città di Livorno ha sempre ammirato in lui – Con queste parole il sindaco di Livorno Luca Salvetti vuole ricordare il Pontefice – Ci lascia una guida in un momento tanto delicato per l’umanità intera”.
La presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco Bergoglio. “Certa di rappresentare la commozione di tutta la comunità provinciale – dice – mi unisco al dolore che in queste ore arriva da tutto il mondo, per la morte di un pontefice che ha fatto dell’amore verso gli ultimi la cifra del suo pontificato. Nei suoi innumerevoli appelli alla pace, così come nell’ultimo messaggio in occasione della Pasqua, ha sempre messo al centro l’importanza della difesa della vita contro le guerre che devastano interi popoli. In questo momento triste, vorrei ricordare con affetto le parole che Francesco riservò alle Province, durante l’udienza riservata nella Sala Clementina, con l’esortazione a presidiare la cura della Casa Comune e a porre il servizio per i nostri territori come una delle questioni centrali della nostra missione di governo”.
“Da oggi il mondo è un po’ più solo, senza una voce forte e autorevole che richiami senza esitazioni ai valori universali della fratellanza e del rispetto tra i popoli”.Così la sindaca Ilaria Bugetti ha ricordato la figura di Papa Francesco non appena ha appreso della sua scomparsa. “Sono stati oltre dodici anni di pontificato caratterizzato dall’attenzione agli ultimi e al servizio del prossimo, dalla semplicità dei gesti e delle parole, dall’impegno quotidiano per la pace. – commenta la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti – È stato un esempio fulgido di umiltà e di forza, di dolcezza e di schiettezza, un pastore affettuoso e determinato. Ha scelto il nome di Francesco e ne ha portato il peso e la luce, stando sempre dalla parte degli ultimi. Con gesti semplici e parole profonde ha saputo parlare a tutti, credenti e non credenti, senza mai tirarsi indietro davanti alle sfide del nostro tempo. La vera potenza è il servizio. Bisogna prendersi cura delle persone con amore e con tenerezza. Un’eredità profonda – conclude Bugetti – che custodiremo sempre”.
Il pensiero va anche alla visita che il pontefice ha fatto a Prato il 10 novembre 2015. La sindaca, all’epoca consigliera regionale, ha vissuto quel momento da vicino. Questo il suo ricordo: “L’arrivo del Papa a Prato nel 2015 fu preparato da una notte di festa in tutto il centro. La ricordo bene perché si alternavano canti e pellegrini che arrivavano. Un tempo quasi sospeso, degno di una veglia prima della festa. Quella mattina avevo un’emozione che non so descrivere. Ma so bene che non la scorderò mai”. La sindaca, a nome di tutta l’amministrazione comunale invierà un telegramma di condoglianze al vescovo di Prato, Giovanni Nerbini. Le bandiere sul Palazzo comunale e Palazzo Pretorio saranno issate a mezz’asta.
“Con profonda commozione mi unisco al dolore della Chiesa, della cristianità e del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco. La sua testimonianza di fede, umiltà e dedizione agli ultimi ha segnato un’epoca e toccato il cuore di credenti e non credenti. A nome del Comune di Siena e a titolo personale, mi unisco alle preghiere di chi oggi, ovunque nel mondo, piange un grande testimone del Vangelo”. Sono le parola della sindaca di Siena, Nicoletta Fabio.
Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, così commenta sui social: “Non abbiate paura della bontà e neanche della tenerezza. Addio a Papa Francesco, che ci lascia in dono un inestimabile insegnamento di umiltà e amore”.
“Ho vissuto in Argentina per dieci anni – ha commentato il sindaco di Lucca Mario Pardini -. Il 13 marzo 2013 ero a Mendoza, dove lavoravo. Ricordo la grande emozione di vedere quel giorno Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, diventare Papa Francesco. Per questo viaggiai fino alla capitale e lì partecipai nella cattedrale a Plaza De Mayo alla prima Santa Messa in onore del nuovo Pontefice, che con il suo storico saluto – Fratelli e sorelle, buonasera – fece subito capire quale sarebbe stato lo spirito del suo mandato. “Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma: sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo”, disse per sottolineare che veniva dall’Argentina. Con dolore mi unisco al cordoglio del mondo per la scomparsa del Papa”.
Ricordi personali anche dal sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli: “Incontrare Papa Francesco è stata un’esperienza che ha lasciato un segno profondo nel mio animo. La sua presenza semplice e intensa, il suo sguardo capace di ascoltare prima ancora di parlare, mi hanno colpito profondamente. In lui ho visto un uomo di grande umanità, capace di avvicinarsi a tutti con cuore aperto e spirito di servizio. Porto con me quegli incontri come momenti di grande ispirazione e gratitudine”.
“Una preghiera per Papa Francesco – dice il primo cittadino di Pisa, Michele Conti – Ha compiuto il suo dovere fino all’ultimo, con fede e coraggio straordinari, che rimarranno a tutti noi come esempio e ispirazione”.
Per Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto: “Papa Francesco ci ha lasciati – dice – In noi resta un senso di estrema commozione e profondo silenzio. Da oggi siamo tutti un po’ più soli, più fragili, più vuoti. Da domani dovremo cercare la forza di rialzarci e guardare al futuro con convinzione e amore, come Papa Francesco ci ha insegnato. Ma oggi a prevalere, tra i fedeli così come tra tanta, tanta gente comune, è il dolore”.
Il sindaco di Massa, Francesco Persiani, definisce Papa Francesco “una figura di riferimento non solo per i cattolici ma per il mondo intero. Un uomo straordinario che, con umiltà e coraggio, ha saputo essere vicino agli ultimi e dare voce a chi non ne aveva. A Lui i nostri pensieri e le nostre preghiere”.
Infine fra i primi cittadini dei comuni capoluogo la sindaca di Carrara, Serena Arrighi: “Desidero esprimere a nome mio personale e di tutta la città profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Tutti noi gli saremo sempre riconoscenti per l’importante messaggio di pace, solidarietà e fratellanza che ci ha lasciato.”
“Oggi la nostra comunità, insieme al mondo intero, piange la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, guida spirituale amata e voce profetica dei nostri tempi. Papa Francesco ha saputo incarnare un messaggio universale di umiltà, giustizia e fratellanza. Con parole semplici, ma profonde, è riuscito a parlare a tutti – credenti e non – richiamando l’umanità intera alla responsabilità verso gli ultimi, verso il creato, verso la costruzione di un mondo più giusto. In particolare, non possiamo dimenticare il suo instancabile impegno per la pace. In un tempo segnato da guerre, divisioni e tensioni globali, la sua voce è stata un faro di speranza e di dialogo. Ha avuto il coraggio di denunciare l’insensatezza della violenza, richiamando leader e popoli al valore sacro della vita umana e alla necessità, urgente e non più rimandabile, di riconciliarsi”. Così la sindaca di Vernio, Maria Lucarini, ricorda Papa Francesco nel giorno della sua scomparsa.
“Per la morte di Papa Francesco – scrivono dal Comune di Rosignano Marittimo – esprimiamo la nostra vicinanza a tutti i credenti e a tutti i cittadini. Le sue ostinate parole di pace, dialogo e solidarietà a tutti i costi sono e resteranno una guida per tutti noi in questi tempi così difficili. ‘Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo. L’esigenza che ha ogni popolo di provvedere alla propria difesa non può trasformarsi in una corsa generale al riarmo’, questa la sua ultima omelia Urbi et Orbi. Grazie per questo lascito, che ci sia da ulteriore stimolo nel perseguire l’obbiettivo del disarmo. Riposi in pace”.