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FIRENZE – Dati sulla qualità della vita, dati allarmanti per la sicurezza sul lavoro. Così legge la classifca del Sole 24 Ore pubblicata ieri la Uil Toscana.
A parlare è Paolo Fantappiè, segretario generale del sindacato: “Purtroppo per quanto riguarda le province toscane – dice – notiamo una situazione preoccupante su alcuni indici, in particolare sulla sicurezza sul lavoro. Il dato sul tasso di infortuni mortali e con inabilità permanente – calcolato ogni 10mila occupati – vede addirittura otto province su dieci superare la media nazionale di 12,25: solo Prato e Firenze hanno valori più bassi. Tra queste, ne troviamo sette tra le ultime venti d’Italia: Pisa (90esima), Livorno (91), Siena (99), Lucca (101), Grosseto (103), Massa Carrara (105) ed infine, maglia nera a livello nazionale, Arezzo (107)”.
“Come Uil Toscana crediamo che non si possa aspettare ulteriormente per affrontare l’argomento – dice ancora – Servono più controlli – quando vengono fatti spesso portano a sanzioni e scoperchiano forme di illegalità – e per farli servono più ispettori sul lavoro. Crediamo sia necessario investire ancora di più sulla formazione, a partire dai giovani che entreranno nel mondo del lavoro e dalla popolazione straniera. Infine poniamo ancora in evidenza il tema relativo all’istituzione di un osservatorio regionale sulla sicurezza, che comprenda istituzioni, parti sociali e tutti i vari stakeholder e che si ponga l’obiettivo di monitorare ed analizzare i dati più eloquenti per intervenire con più efficacia ed efficienza sulle criticità che, evidentemente, restano presenti e forti sul territorio”.



