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FIRENZE – Il primo Rapporto Tourism and Incoming Watch, pubblicato il 25 giugno da Nexi con la direzione scientifica dell’Osservatorio nazionale del turismo del ministero del turismo, offre una fotografia dettagliata sui flussi e le dinamiche di spesa dei turisti stranieri in Italia .
Spesa turistica in forte crescita
Nel 2024, la spesa tramite carta dei turisti stranieri in Italia ha superato i 20,9 miliardi di euro, con un incremento del +37,9% rispetto al 2022.
I mercati protagonisti e alle note positive sono Stati Unit, primo mercato per volumi, con oltre 3,8 miliardi di euro spesi, pari al 18,3% del totale; Brasile e Australia che fanno registrare crescite esplosive: +155% e +100% rispettivamente, segnali di un ampliamento dell’interesse verso l’Italia .
Chi spende di più… pro capite
I turisti dalla penisola arabica si confermano i più alto‑spendenti: media di spesa per carta di 913 euro per i sauditi e 822 euro per gli emiratini, oltre il doppio della media generale (411 ).
Destinazioni e itinerari più redditizi
Il 75% della spesa incoming è concentrato in 20 province, con in testa Roma, Milano, Venezia, Firenze e Napoli.
Gli itinerari Roma‑Napoli‑Pompei‑Costiera Amalfitana crescono del +31% (2022‑2024), mentre la rotta Roma‑Firenze‑Venezia segna un +69,2%, con potenziale sorpasso nel 2025.
La stagionalità della spesa è in deciso calo: sempre più uniforme durante tutto l’anno. .
Preferenze di spesa: dal cibo al lusso
Quasi la metà della spesa straniera si rivolge a ristoranti e alloggi (49,6%). Moda e accessori rappresentano il 12,2%, ma tra i turisti arabi e asiatici arrivano al 30 per cento del loro budget, con forte interesse anche per gioielleria e grandi magazzini, ben oltre la media.
Implicazioni strategiche
Il ministro del rurismo, Daniela Santanchè, ha definito “fondamentale” la diminuzione della stagionalità e il valore dei pagamenti digitali per monitorare e sostenere la crescita turistica . Secondo Marcello Sala, presidente di Nexi, questi dati costituiscono un asset strategico per costruire un turismo italiano sempre più performante, ricco e sostenibile.
Questo rapporto non solo celebra una performance economica record, ma disegna un turismo internazionale sempre più diversificato, sofisticato e meno legato alla stagionalità: un’occasione d’oro per il nostro Paese, se saprà trasformare l’entusiasmo in strategie durature.