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venerdì 29 Marzo 2024
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Maltempo in Toscana, stato emergenza nazionale Alto Mugello

CdM assegna quattro milioni per primi interventi di soccorso a Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Londa. Escluso San Godenzo. Ancora allerta meteo

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Maltempo in Toscana, stato emergenza nazionale Alto Mugello.

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale “in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 15 al 17 maggio 2023 nel territorio dei comuni di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e di Londa della città metropolitana di Firenze. Per i primi interventi di soccorso alla popolazione, sono stati stanziati 4.000.000 di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali”.

Come si legge, non è compreso il Comune di San Godenzo.

Il provvedimento è stato varato ieri sera giovedì 25 maggio su proposta del ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci.

Ed è ancora allerta meteo. La sala operativa della Protezione civile regionale ha esteso fino alle 14 di sabato 27 maggio il codice giallo per rischio idrogeologico già in corso per l’alto Mugello.

Intanto l’Unione dei Comuni del Mugello col presidente Stefano Passiatore mette a disposizione la struttura amministrativa: “Dobbiamo uscire al più presto dall’emergenza e guardare al futuro, alla progettazione e alla ricostruzione e per farlo ci sarà bisogno di competenze e personale. Per questo ho messo a disposizione dei Comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola la struttura dell’Unione così da supportarli nelle fasi di ripristino, progettazione e gestione fondi”.
Giani: “L’inserimento dei comuni dell’Alto Mugello nella dichiarazione di stato di emergenza nazionale è la modalità giusta e legittima per affrontare anche in queste aree le conseguenze provocate dal maltempo. Esprimo un ringraziamento al ministro Musumeci per aver rapidamente provveduto a inserire anche i comuni toscani di Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Londa in modo da poter ottenere la giusta rapidità di intervento e le risorse necessarie in tutti i territori più duramente colpiti.
La situazione toscana è di grande sofferenza in questi Comuni che possiamo definire di Romagna Toscana ovvero oltre lo spartiacque appenninico adriatico. In questi territori si possono contare complessivamente circa 180 frane di media grandezza frutto dell’enorme quantità d’acqua che nel territorio pianeggiante della valle, in città come Faenza, Forlì, Cesena, Ravenna e in tanti comuni è ristagnata ma che nei monti ha invece provocato forti smottamenti deviando il corso delle strade, interrompendole, rendendo isolate molte frazioni e piccoli borghi.
Bisogna ricordare che il Lamone è lo stesso fiume quando percorre Marradi e quando allaga Faenza, e che fiumi come il Senio e il Santerno sono gli stessi nei comuni toscani di Palazzuolo e Firenzuola che quando quando generano esondazioni e alluvione nella valle del Reno. Le risorse nazionali saranno fondamentali per attivare l’azione di ripristino”.

© Riproduzione riservata

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