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FIRENZE – Kata scomparsa a Firenze, Perù accoglie richiesta rogatoria.
Le autorità del Perù hanno accolto la richiesta di rogatoria formulata dalla procura di Firenze, nell’ambito dell’inchiesta sulla piccola Kata, cinque anni, scomparsa dall’ex hotel Astor in via Maragliano a lo scorso 10 giugno.
Il procuratore aggiunto Luca Tescaroli e i sostituti Christine von Borries e Giuseppe Ledda, che indagano per sequestro a scopo di estorsione, ascolteranno in videoconferenza 14 persone.
Gli accertamenti sono legati a una delle piste battute dagli inquirenti. Quella, suggerita dal padre della bimba scomparsa, di un rapimento per errore, legato a una vendetta per droga mai pagata.
Tra le persone che verranno ascoltate in videoconferenza col Perù, uno zio paterno della piccola Kata, Kataleya Alvarez, che si trova in carcere a Lima. E un altro peruviano, anche lui in carcere a Lima.
Mentre, ricordiamo, in carcere a Firenze, anche con l’accusa di tentato omicidio per un presunto racket affitti all’ex Astor, si trova zio Abel.
Lo zio a cui la mamma della piccola Kata aveva affidato la bambina quel sabato 10 giugno.
L’ultimo video riprende la bambina mentre prima sale, poi scende le scale dell’ex Astor. Poi il nulla.
Zio Abel anche tra i cinque indagati, peruviani e rumeni, per il sequestro della bambina.
Nel borsone e i due trolley con cui sono stati ripresi alcuni indagati non hanno rivelato tracce riconducibili alla bambina. Così come le tracce ematiche in rubinetti ex Astor.
Ex Astor in cui è stato annunciato con data da definire un nuovo sopralluogo coi reparti speciali dei carabinieri. Dopo quello all’indomani dello sgombero. Anche con possibili scavi.
Ex Astor in cui nei giorni scorsi ha svolto un sopralluogo con i genitori della bambina il generale Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, consulente dei genitori della piccola Kata.
Dunque si ascolteranno parenti e amici dei genitori della piccola Kata che si trovano in Perù e potrebbero sapere qualcosa sulla vicenda.
Nelle prossime settimane saranno ascoltati lo zio paterno di Kata, detenuto in un carcere a Lima e un altro peruviano, recluso nello stesso penitenziario e protagonista di una vicenda di droga che risale ad aprile 2022.
L’uomo era stato denunciato a Firenze perché trovato in possesso di 13 chili di marijuana in un appartamento, nel quartiere di Novoli.
In quell’abitazione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, viveva anche una donna, mamma di una bambina della stessa età di Kataleya. Madre e figlia sarebbero poi andati a vivere dell’ex Astor, abusivamente occupato e sgombrato il 17 giugno scorso, dopo la scomparsa della piccola Kata.
Un’ipotesi è che Kata possa essere stata scambiata per quest’ultima bambina e che sia stata rapita per una vendetta.
Tra le altre ipotesi sulla scomparsa della bambina peruviana, c’è anche quella di una possibile ritorsione per il presunto racket degli alloggi all’ex Astor, che ha portato ad agosto in carcere a Firenze zio Abel.