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Bimba scomparsa, Nordio: “Rapimento non ricondotto a permanenza ex Astor”

Ministro in Senato su scomparsa piccola Kata a Firenze. Scalfarotto: "Si sarebbe potuta evitare con sgombero prima di sparizione?"

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FIRENZE – Bimba scomparsa, Nordio: “Rapimento non ricondotto a permanenza ex Astor”.

Così il ministro di Giustizia Carlo Nordio oggi giovedì 29 giugno in Senato, in risposta al question time di Ivan Scalfarotto, Italia Viva.

Nordio: “Allo stato attuale, secondo quanto rappresentato dalla procura locale, non sussistono elementi idonei a ritenere che il rapimento della minore possa in qualche modo essere ricondotto alla sua permanenza all’interno dell’immobile occupato. Qui mi devo fermare perché il rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura impone una doverosa astensione”.

Così il ministro di Giustizia Carlo Nordio oggi giovedì 29 giugno in Senato, in risposta al question time di Ivan Scalfarotto, Italia Viva – Azione.

Question time di Scalfarotto riferito allo sgombero dell’ex Astor a Firenze. Stabile occupato da cui il 10 giugno è scomparsa la piccola Kata. Sgombrato in data 17 giugno.

Scalfarotto ha chiesto a Nordio come mai “il provvedimento di sgombero sia stata messo in atto solo dopo la sparizione di una minore. La situazione era sconosciuta al grande pubblico, ma non a chi abitava vicino”. E soprattutto se quanto accaduto alla bimba di cinque anni si sarebbe potuto evitare se la decisione fosse stata presa prima della scomparsa della piccola Kata.

Scalfarotto: “La responsabilità di una scelta si deve accompagnare anche alla responsabilità degli errori di una scelta”.

L’intervento di Nordio in Senato.

“Quando vi è un’indagine in corso il ministro della Giustizia non ha poteri e non deve interferire con il procedimento giudiziario. Posso soltanto descrivere quanto ci risulta dalle note che abbiamo acquisito. In effetti risale al 18 settembre 2022 l’occupazione di questo immobile per il quale la Procura della Repubblica di Firenze in data 30 settembre ha iscritto un procedimento penale”.

Quindi il ministro giustizia: “Si trattava in prevalenza di nuclei familiari composti anche da 11 soggetti minori di anni 18 in gran parte di età infantile. E secondo quanto indicato dalla polizia giudiziaria l’immobile che era già sede dell’hotel Astor risultava da tempo in disuso e in stato di abbandono, ed era stato oggetto di precedenti occupazioni. Il 10 giugno nel 2023 nell’immobile occupato veniva rapita la minore. Fatto per il quale veniva descritto un procedimento penale in relazione al reato di sequestro di persona a scopo di estorsione.

Dopo la presentazione il 14 giugno nel 2023 della querela ad opera del proprietario veniva avviato un nuovo procedimento penale sempre per l’articolo 633. Nell’ambito di questo procedimento, il 16 giugno del 2023, veniva richiesta dal gip l’adozione di un decreto di sequestro preventivo dell’immobile. Provvedimento di coercizione reale che veniva emesso in pari data ed eseguito il 17 giugno del 2023″.

“Allo stato attuale, e concludo, secondo quanto rappresentato dalla procura locale, non sussistono elementi idonei a ritenere che il rapimento della minore possa in qualche modo essere ricondotto alla sua permanenza all’interno dell’immobile occupato’. Qui mi devo fermare perché il rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura impone una doverosa astensione”.

© Riproduzione riservata

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