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FIRENZE – Palazzo Vecchio imbrattato, danni per 30mila euro.
Dario Nardella fa il conto dei danni a Palazzo Vecchio.
E annuncia un summit nazionale a Firenze sull’ambiente dopo l’estate.
Non si ferma l’eco del gesto del sindaco di Firenze autore del placcaggio verso un attivista con cui Nardella è diventato ormai una vera e propria star in modalità supereroe. Ospite in tutti i programmi tv a raccontare quello scatto da far invidia a un velocista per bloccare il blitz con vernice lavabile di Ultima Generazione.
Vernice poi lavata e Palazzo Vecchio pulito anche dallo stesso Nardella.
Nardella attacca: “Ho sentito dire con grande stupore da alcuni esponenti politici che tutto questo è stata una messa in scena. Allora voglio dire con tutta la forza che ho che questo commento espresso da alcuni soggetti anche rappresentanti delle istituzioni sul fatto che si sia trattato di una messa in scena è ridicolo, offensivo, al limite della diffamazione. Chi dice questo offende i cittadini, la polizia municipale, i giornalisti, i turisti. Vergogna“.
E sul suo “Ma che c…. fai?” ormai diventato cult del web con cui ha approcciato l’attivista da lui placcato, Nardella: “Ho usato espressioni forti perché ero allibito e arrabbiato. Da uomo delle istituzioni non avrei dovuto rivolgermi in quel modo nei confronti del ragazzo. Ho agito d’istinto. Come sindaco amo non solo con la testa ma con il cuore Firenze e questa volta è prevalso il cuore, è prevalsa la reazione d’impulso. L’istinto di un padre o madre di famiglia che ha pensato solo a difendere la casa di tutti, Palazzo Vecchio, simbolo della storia e della civiltà di Firenze. Il mio è stato un gesto d’interdizione per bloccare l’azione vandalica e limitare al massimo il danno. Ho vissuto quella violenza come uno sfregio alla nostra storia, alle nostre radici”.
Quindi Nardella in Consiglio Comunale: “Dalla relazione di servizio si precisa che la Polizia Municipale non era a conoscenza di reali minacce o azioni in programmazione dal gruppo Ultima Generazione. Ringrazio gli agenti di Polizia Municipale che hanno fatto il loro dovere e Niccolò Innocenti, Francesco Marcucci e Riccardo Mattei, che erano lì. Gli agenti hanno provveduto a informare il personale in servizio della Digos, della questura di Firenze, anche essi ignari di qualsivoglia minaccia in essere. Gli operanti notavano la presenza di un nutrito gruppo di fotografi e giornalisti, intenti a riprendere l’azione criminosa. Per dovere di informazione si precisa che il trabattello presente sull’Arengario era presente da svariati giorni in quanto usato da personale addetto al restauro delle statue presenti sull’Arengario”.
Poi l’annuncio del summit: “Il vero tema per noi è rilanciare con tutta la forza l’impegno della nostra città a favore dell’ambiente e della biodiversità. Fare di Firenze una grande capitale della lotta all’emergenza climatica. Per questo l’intenzione che annuncio è voler promuovere un vero confronto di livello nazionale tra le istituzioni locali, le città, i movimenti ambientalisti e le nuove generazioni su impegni concreti e non ideologici”.
“Realizzeremo a Firenze quest’anno, dopo l’estate, un grande appuntamento nazionale con sindaci e movimenti ambientalisti per definire un’agenda comune con punti concreti sul doppio obiettivo: tutela della natura, tutela della cultura. Ho già avuto modo di parlarne con i sindaci Gualtieri di Roma, Sala di Milano, Lo Russo di Torino, Manfredi di Napoli, De Caro di Bari, Lepore di Bologna. Già nei prossimi giorni inviterò a Palazzo Vecchio i referenti nazionali di questi movimenti e organizzazioni”.
Quindi: “In questa epoca di profondi cambiamenti, di prove inedite, di incertezza e preoccupazione diffusa per il futuro soprattutto da parte delle giovani generazioni, se le città e i sindaci sapranno incidere sulle scelte future con grande coraggio e concretezza, ciò rappresenterà un fatto positivo e decisivo per determinare la politica italiana e il futuro della sinistra nei prossimi anni. Una nuova classe dirigente fatta di donne e uomini che matura nei territori può essere la svolta per un ‘rinascimento’, quello sì, del sistema politico, e la chiave di una vittoria che oggi appare ancora lontana del centrosinistra e delle forze democratiche ed europeiste agli appuntamenti elettorali dei prossimi anni in Italia e in Europa”.