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Fiorentina, rientro amaro a Firenze. Italiano verso l’addio

Italiano dopo ko finalissima Conference League ad Atene vinta da Olympiacos: "Deluso e amareggiato. Nei prossimi giorni ci incontreremo col presidente per il futuro". Primo trofeo internazionale storia Grecia

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FIRENZE – Fiorentina, rientro amaro a Firenze. Italiano verso l’addio.

Fiorentina, rientro amaro a Firenze per la squadra di Vincenzo Italiano sconfitta 1-0 da Olympiacos ad Atene nella finalissima di Conference League. La squadra è atterrata a Peretola giovedì 30 maggio.

Con il tecnico Vincenzo Italiano verso l’addio: “Nei prossimi giorni ci incontreremo col presidente e vedremo il futuro mio e della Fiorentina”.

Terza finale di Coppa persa dalla squadra viola nel giro di un anno: due Conference League perse con West Ham e Olympiacos e una Coppa Italia persa con Inter.

In attesa del recupero con l’Atalanta trionfatrice in Europa League, partita a Bergamo in campionato domenica 2 giugno

Rientro amaro a Firenze, come amaro è stato il finale di Atene davanti a ben diecimila tifosi viola. A Firenze lo stadio Franchi esaurito per tifare davanti al maxischermo.

Finale deciso dal match winner El Kaabi nel secondo tempo supplementare, al 116esimo minuto.

Con capitan Biraghi fermo immobile a fine partita davanti ai diecimila che si sono sobbarcati un viaggio impegnativo per trascinare la viola verso il trofeo.

Con l’ex Jovetic gran protagonista che a fine partita abbraccia la Fiorentina in lacrime.

Per la Grecia quello vinto contro la Fiorentina è il primo trofeo internazionale della storia.

Ci sarà una terza stagione, 2024-25, in Conference League per la Fiorentina, conquistata  con il campionato. Se ci sarà ancora Italiano, se ci saranno ancora i giocatori che hanno disputato la finale di Atene è tutto da vedere.

Vincenzo Italiano: “Dispiace per la seconda volta, perché anche abbiamo avuto tante situazioni per far gol e andare in vantaggio, ma anche per pareggiare. Diciamo che i ragazzi hanno fatto tutto quello che c’era da fare. Abbiamo lottato e avuto palle gol, abbiamo giocato contro una squadra che non ti permette di fare belle partite perché il portiere rilancia sempre in mezzo al campo. Non meritavamo di perdere, si poteva anche andare ai rigori. Per me è una grande delusione, la terza finale giocata come si deve, ma forse ancora non abbiamo la malizia per portarla a casa, ma questo è il calcio. Bisogna accettare queste sconfitte.

Chi è sceso in campo ha dato tutto. Non è quello che speravamo, ma abbiamo avuto tante situazioni per gioire. In queste finali ci gira male, non abbiamo lo spunto solito per far gol. Mi dispiace, ma tutti hanno dato il massimo. Sono ragazzi che hanno voglia di dimostrare. Perdere così un’altra volta nei minuti finali fa male. Sono troppo deluso e amareggiato. Ero il primo a crederci, eravamo convinti di cambiare questo finale. Andiamo a giocare a Bergamo per concludere questa stagione, poi mi vedrò con il presidente e con il direttore e vedremo cosa fare”.

© Riproduzione riservata

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