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L’affaire Donzelli – Delmastro. I due coinquilini compattano l’opposizione

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Non si ferma l’affaire Donzelli – Delmastro.

I due coinquilini più famosi d’Italia che a Roma dividono casa e quotidianità.

Amici da sempre il deputato toscano vicepresidente Copasir Donzelli e il sottosegretario Giustizia Delmastro nel loro percorso in Fratelli d’Italia.

E che ora, con miccia accesa dall’esternazione di Giovanni Donzelli alla Camera sul caso Cospito, sono al centro di una bufera politica istituzionale che non accenna a fermarsi.

E sono pure sotto scorta.

Bufera sulla quale la premier Meloni, leader FdI, è intervenuta dopo giorni di silenzio con un buffetto ai due fedelissimi, blindandoli “Nessun presupposto per dimissioni” e invitandoli ad abbassare i toni.

Un imbarazzo di cui la premier avrebbe forse fatto a meno. Così come il ministro Nordio.

Bufera sulla quale però, colpo di scena, si sta compattando l’opposizione.

Donzelli è riuscito nell’impresa di unire laddove il pisano Letta era riuscito a dividere.

Non alleandosi il Pd del segretario uscente Letta, e perdendo, alle politiche 2022 con il M5S di Conte e il Terzo Polo di Renzi e Calenda.

Ora tutti d’accordo nel chiedere le dimissioni della coppia Donzelli – Delmastro.

Conte ha dichiarato ad Agorà, Rai 3: “Dimissioni di Donzelli e Delmastro? Abbiamo presentato una mozione di censura da subito e confermiamo la nostra richiesta di passo indietro. Delmastro ha acquisito info riservate, anche se non segrete, e le ha date a Donzelli. Firmeremo mozione del Pd? Siamo convergenti, ci ritroveremo assieme per chiedere le dimissioni di Delmastro e Donzelli”.

Calenda: “Il Terzo Polo preparerà una mozione di censura contro il sottosegretario alla Giustizia Delmastro insieme al Pd“, ha dichiarato Carlo Calenda.

Calenda rivolto a Meloni con tweet: “Cara Giorgia Meloni, ma esattamente tu cosa sei? Nazionalista o Autonomista; Garantista o Giustizialista; europeista o sovranista; Draghiana o Salviniana. Pro Stato o Pro Donzelli?”.

Renzi subito dopo l’intervento di Donzelli: “Intervento sguaiato e del tutto fuori luogo di Donzelli. Quello che è accaduto è inqualificabile. Non ti metti ad attaccare gli avversari dicendo che non sono lo Stato: non è lo Stato chi utilizza materiale riservato per attaccare gli avversari”.

La bufera è in corso.

Donzelli di scusarsi nemmeno ci pensa dopo il suo j’accuse al Pd su Cospito e la visita in carcere di una delegazione Pd capitanata dalla capogruppo Serracchiani, con Orlando, Lai, Verini, all’anarchico in regime di 41 bis.

Regime di 41 bis sulla cui validità, dopo le parole di Donzelli, tutte le forze politiche si sono espresse dichiarandosi d’accordo.

Donzelli ha attaccato Serracchiani & C. con un “Voglio sapere se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia”.

Ne è seguita l’apertura di un fascicolo di indagine da parte della Procura di Roma dopo un esposto presentato dal parlamentare dei Verdi Angelo Bonelli in relazione alla vicenda di Donzelli che in Aula ha “reso pubbliche intercettazioni ambientali del Dap tra esponenti della ‘ndrangheta e della camorra con Alfredo Cospito”.

Esposto in cui si ipotizza il reato di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio: “La natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati”.

Intanto l’opposizione grazie a Donzelli è riuscita a trovare un punto comune di convergenza.

Contro Donzelli e Delmastro.

 

© Riproduzione riservata

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