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Simbolo Pd crivellato, bufera su candidato sindaco a Cecina

Polemica post di Salvatore Giangrande, Lega, FdI e FI più Azione. Pd: "In democrazia vince chi ottiene più croci su proprio simbolo, non chi danneggia simbolo altrui". Giangrande: "Strumentalizzazione politica. Post rappresentazione teoria 'Broken Windows'". Mazzeo: "Gesto ignobile"

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CECINA – Simbolo Pd crivellato, bufera su candidato sindaco a Cecina.
Simbolo Pd crivellato, bufera per un post di Salvatore Giangrande, candidato sindaco di centrodestra alle amministrative 2024 di Cecina, provincia di Livorno.
Con un simbolo Pd bucato da due fori. Pd la cui candidata sindaca a Cecina è Lia Burgalassi.
Elena Benedetti, segretaria Pd di Cecina: “Il simbolo del Partito Democratico crivellato da due fori, apparentemente due colpi di pistola. E’ questa l’immagine utilizzata nei giorni scorsi da Salvatore Giangrande (candidato sindaco di Cecina per Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e due liste civiche) in un post sul tema sicurezza pubblicato sulle sue pagine social. Un messaggio e un’immagine che nelle ultime ore hanno fatto molto discutere, ben oltre i confini di Cecina”.
Giangrande, candidato sindaco per Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e due liste civiche, insieme ad Azione: “Il post in questione, che mostrava il simbolo del Partito Democratico con vetro rotto, è una rappresentazione della teoria del Broken Windows, impiegata negli Stati Uniti negli anni ’80 per descrivere l’effetto di degrado e incuria sul comportamento sociale e sull’ordine pubblico. Tale immagine era volta a simboleggiare lo stato di abbandono in cui ci troviamo a causa delle politiche portate avanti dal PD nel corso degli anni a Cecina”.
Elena Benedetti: “Il post di Giangrande qualifica chi lo ha pubblicato. Che su quell’immagine vi siano rappresentati dei colpi di pistola sparati contro il simbolo del Pd o ‘semplicemente’ gli autori si siano limitati a danneggiare il nostro contrassegno, poco importa. Il nostro modo di fare politica è distante anni luce da questa concezione dello scontro, della violenza, della prevaricazione. E sono contenta del fatto che molti utenti si siano immediatamente resi conto della gravità di questo post e lo abbiano espresso chiaramente sulle stesse pagine social di Giangrande”.

 

“In democrazia  vince chi ottiene più croci sopra il simbolo del suo partito, non chi danneggia il simbolo dell’altro. Mi auguro che questa caduta di stile sia soltanto un incidente di percorso e non rappresenti invece la cifra stilistica della prossima campagna elettorale della destra cecinese. Per noi il rispetto dell’avversario politico è fondamentale e crediamo necessario un richiamo alla sobrietà dei toni, oltre al ripudio di ogni forma di violenza, anche verbale. Allo stesso tempo mi auguro che i vertici provinciali, regionali e nazionali dei partiti che sostengono la candidatura di Giangrande si dissocino da questo post”.

Giangrande: “L’indignazione manifestata dal Partito Democratico ci appare come una chiara strumentalizzazione politica, volta a distogliere l’attenzione dai veri problemi che affliggono la città di Cecina, problemi ai quali il PD non ha saputo o voluto dar risposta nel corso del suo mandato. È paradossale notare come non vi sia stata la stessa veemenza di reazione davanti a situazioni ben più gravi che hanno coinvolto esponenti dello stesso partito anche a Cecina. La priorità è quella di concentrarci sulle questioni concrete che riguardano la vita quotidiana dei cittadini, come la sicurezza, il decoro urbano e il benessere sociale, piuttosto che indugiare in polemiche che non apportano alcun beneficio al dibattito pubblico e danno solo l’impressione di arrampicarsi sui vetri.

Salvatore Giangrande e il suo team sono impegnati a promuovere una campagna elettorale basata su progetti e soluzioni, anziché su attacchi personali come quelli che il nostro candidato sindaco riceve sin dall’inizio in maniera trasversale e strumentale da alcuni partiti e schieramenti. Crediamo che sia fondamentale mantenere un dibattito civile e costruttivo, focalizzato sui bisogni reali dei cittadini di Cecina. Ribadiamo il nostro impegno a lavorare per il cambiamento e il rinnovamento della nostra città, in modo che possa tornare a essere un luogo dove ogni cittadino si senta sicuro e orgoglioso di vivere”.

 

Emiliano Fossi, deputato e segretario Pd Toscana: “La destra a Cecina pare aver già impostato la campagna elettorale per le amministrative su due concetti: violenza e intimidazione. Noi non siamo questo, fonderemo la nostra campagna sull’ascolto, sulla partecipazione e soprattutto sul rispetto, delle persone e degli avversari politici. Ci auguriamo che i partiti che sostengono il candidato della destra a Cecina prendano le distanze da questo atto. Tutta la nostra vicinanza e solidarietà vanno al Pd di Cecina e alla candidata Lia Burgalassi”.

 

Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana: “Il candidato sindaco del centrodestra a Cecina ha pubblicato un post dove si vede il simbolo del Pd con due fori di proiettile. Non è solo un gesto ignobile, ma un modo di comunicare pericoloso e violento al di fuori di ogni normale dialettica politica tra candidati e che ci rimanda ai tempi bui della lotta armata. Mi auguro che tutte le forze politiche e i candidati delle liste di Giangrande si dissocino da questo gesto. In Toscana non può e non deve esserci spazio per la violenza politica e il primo a saperlo dovrebbe essere proprio chi si candida a ricoprire un ruolo istituzionale”.

© Riproduzione riservata

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