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Basata sul romanzo di Jayne Cowie after dark, Curfew è la nuova serie Paramount+ in 6 puntate che sta facendo discutere tutti.
Categorizzata come serie distopica-polizzesca, Curfew è ambientata in un mondo utopico dove si predilige la sicurezza delle donne alla liberta degli uomini e viene imposto loro un coprifuoco per evitargli di molestare le donne di notte.
E questo non è tutto: gli uomini sono anche tracciati tramite una cavigliera elettronica, controllati quotidianamente al Centro per la sicurezza femminile e sottoposti a visite psicologiche prima di iniziare una convivenza con una donna.
La serie prende però una piega inaspettata quando, nonostante tutti i tentativi di ridurre la violenza maschile, una donna viene uccisa ed esposta di fronte al Centro per la sicurezza femminile, il che porta a pensare che l’assassino sia proprio un uomo.
Ma spoiler a parte, qual è il messaggio che gli autori vogliono mandare con questa scelta di sceneggiatura?
Piu che un messaggio potremmo dire che sia un campanello d’allarme per uomini e donne: la violenza maschile è diffusa, è una parte integrante del sistema, simile a un virus che infetta relazioni, pensieri e azioni.
Per combatterla, non sono sufficienti codici rossi, braccialetti elettronici, ordini restrittivi o misure eccezionali come un coprifuoco…nemmeno una distopia riesce a eliminarla. L’unica strada percorribile è continuare a raccontarla e analizzare le cause che la alimentano.