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LIVORNO – Geo Barents a Livorno, parla il sindaco: “Storture che pesano su povera gente”.
Luca Salvetti, sindaco di Livorno, il giorno dopo l’arrivo di Geo Barents attraccata giovedì 20 luglio con 132 migranti a bordo. Di cui, rendiconta il sindaco, 57 minori non accompagnati.
Persone che, illustra il sindaco Salvetti, centrosinistra, una volta sbarcate con la nave di Medici Senza Frontiere a Livorno, sono ripartite per Genova, Campobasso, Taranto.
Geo Barents a Livorno subito dopo lo scalo mercoledì 19 luglio a Marina di Carrara, porto in cui sono sbarcate 214 persone. E un primo scalo a Lampedusa.
Con l’organizzazione coordinata dalle prefetture, solo a Marina Carrara la colonna mobile regionale della Protezione Civile. Per cui Regione Toscana a Carrara aveva chiesto lo sbarco di minori, donne, famiglie.
A Livorno l’organizzazione di Protezione Civile del Comune.
Monia Monni, assessore regionale, denuncia via Facebook, rispetto al primo scalo a Marina di Carrara: “Una ragazza ha abortito nel bagno della Marmo Fiere, era incinta di qualche settimana”. E con assessore regionale Serena Spinelli: “Questa organizzazione è disumana ed inefficiente. Il sistema di Protezione Civile non può fornire assistenza adeguata per 2 giorni consecutivi”.
Medici Senza Frontiere dopo lo sbarco di Carrara “Le informazioni sulle vulnerabilità dei sopravvissuti sono state del tutto ignorate e la metà dei casi più vulnerabili sono rimasti a bordo. 73 minori scenderanno a Livorno. In 15 hanno meno di 10 anni, uno di loro ha un anno di vita e un altro due anni”.
Sindaco Salvetti, con Geo Barents è il sesto sbarco a Livorno dal 22 dicembre scorso. Con 346 persone è lo sbarco più importante in Toscana. Cosa è successo a Livorno?
“Il tema vero da cui partire è la nostra volontà di Livorno porto aperto che ho espresso nel 2019 e che confermo con forza. Livorno città solidale disponibile ad aiutare tutte le persone in difficoltà. Dalla vigilia di Natale ci sono stati sei sbarchi. Di cui cinque da noi organizzati con Prefettura e Regione Toscana. Con le persone accolte come deve essere in un Paese civile. Con Geo Barents storture, incongruenze, cattiva organizzazione hanno finito per pesare sulle povere persone e sul sistema di accoglienza”.
In un primo momento era stato assegnato il porto di Livorno, poi anche Carrara diventata primo porto di sbarco. Con il sistema regionale di Protezione Civile a Marina di Carrara, Livorno si è organizzata coi suoi mezzi.
“Se queste persone sono state tratte in salvo coordinate con le autorità, allora dovevano essere portate nel porto più vicino. E’ stato deciso invece di farle sbarcare in Toscana dopo giorni di navigazione. Con Protezione Civile regionale e Asl che non potevano essere in due porti in contemporanea. Livorno ha organizzato con le sue donne e i suoi uomini e di questo vado fiero. Vado fiero dell’organizzazione data da questo Comune in quattro anni sia a Protezione Civile, sia a settore sociale nostro fiore all’occhiello. I problemi di Geo Barents col pescaggio risolti gestendo con una banchina diversa. Ringrazio tutti. Dalla Regione al volontariato”.
Sono scesi a Livorno tanti minori, annunciati in un primo momento in sbarco a Carrara.
“Sì. Le persone sono sbarcate dopo giorni di navigazione. Poi sono ripartite per Genova, Campobasso e Taranto. Quale è il senso di far scendere le persone a Livorno per farle ripartire per Campobasso e Taranto? Se è vero che c’è stato un aborto, la domanda è: sarebbe accaduto se questa donna fosse sbarcata subito?”
Per quale motivo gli sbarchi di un’unica nave sono stati divisi tra Livorno e Carrara e non gestiti tutti in un unico porto? C’è una motivazione ufficiale?
“Va domandato alle autorità di Governo. Le scelte di Governo si devono misurare con l’organizzazione. Il vero problema è perché farli arrivare fino in Toscana con tanti soggetti fragili a bordo”.
Caritas Firenze ha lanciato un grido di allarme sul sistema accoglienza.
“Se Caritas non ce la fa più rischia di saltare il sistema. Il problema dell’accoglienza si pone. Cosa fanno queste persone quando sono scese in banchina? Non tutti i territori hanno gli strumenti. Senza un sistema di accoglienza e di integrazione queste persone rischiano di essere avvicinate da chi delinque o vengono abbandonate a un rischio di degrado umano”.
Sindaco Salvetti, il Pd con Fossi e Simiani ha annunciato un’interrogazione parlamentare sul doppio sbarco in Toscana di Geo Barents deciso dal Governo. C’è da parte del Comune di Livorno l’intenzione di compiere passi istituzionali?
“No. Non mi muovo dal concetto espresso dal 2019. Il tema è politico. Da sindaco osservando un sistema complessivo e chiamato a esprimere un’opinione dico che tutto questo è cervellotico. Ma, ribadisco, Livorno è porto aperto. Questa è una città solidale che chiamata in causa fa quello che è chiamata a fare con spirito, cuore e testa”.