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Riparte dal Consiglio federale nella storica sede milanese in via Bellerio la Lega di Salvini e Vannacci dopo il tonfo elettorale delle regionali in Toscana, 4.38% e un solo consigliere eletto dopo l’oltre 21% del 2020 con la valanga leghista in Consiglio regionale e l’europarlamentare Susanna Ceccardi candidata presidente centrodestra.
E solo perché la Lega sta in coalizione, altrimenti in Toscana per il partito di Salvini e Vannacci ci sarebbero stati zero consiglieri regionali eletti.
Ora, va detto che chi si aspettava una resa dei conti nel Consiglio federale i conti non li aveva ben fatti. Né col leader Matteo Salvini, né con Roberto Vannacci, in altre faccende affaccendato e assente alla réunion leghista, proprio da Salvini lanciato in Europa ed eletto numero due del partito.
E nemmeno li aveva fatti i conti con le prossime regionali nel Veneto di Zaia, laddove la Lega spera di fare cappotto per mettersi alle spalle la Toscana facendo finta che.
E così, mentre Salvini sottolinea: “Sicuramente sono stati commessi errori, non da un singolo ma da una squadra. È chiaro che quando hai un risultato al di sotto delle aspettative ti devi chiedere perché. Non è colpa della sfortuna o degli elettori. Quindi tutti noi abbiano sbagliato qualcosa? Sì, io in primis”.
Vannacci riparte e rilancia i suoi team all’indomani del Consiglio Federale: “L’azione e l’impegno dei team va avanti senza esitazione, come prima e più di prima. Se membri dell’associazione vorranno presentarsi come candidati ad elezioni future lo potranno fare così come lo può fare ogni cittadino italiano”.
Rilancio dei team Vannacci dopo che la Lega avrebbe sottolineato, in sostanza “Sono benvenute tutte le realtà e le associazioni che possono affiancare la Lega, a patto che non siano una realtà politica alternativa”.
Ora, è vero che Vannacci in quanto nominato da Salvini responsabile campagna elettorale regionali in Toscana ha la prima responsabilità politica del tonfo Lega in Toscana.
Con tanto di respiro di sollievo col senno di poi, ma per i più attenti anche col senno di prima, del segretario regionale Luca Baroncini, a cui Salvini la responsabilità elettorale delle regionali l’aveva tolta.
Ma sarebbe sbagliato imputare tutte le responsabilità politiche del tonfo toscano a Vannacci, il quale si è ben guardato dal mettere il suo nome capolista nelle circoscrizioni in queste regionali nonostante il boom di preferenze 2024 che lo hanno portato in Europa. E si è ben guardato dal presentarsi con una lista propria che lo avrebbe misurato con precisione in termini di consensi.
Un Vannacci che, insieme a Salvini, forse avrebbero dovuto leggere nell’accoglienza ricevuta da entrambi a Livorno a pochi giorni dal voto regionale, il futuro responso elettorale regionale.
Un Vannacci la cui linea politica, in questo breve percorso toscano, ha provocato rotture a catena nella stessa Lega, alla vigilia del voto proprio nella sua Viareggio. Eppure il primo importante segnale c’era stato lo scorso maggio a Firenze, ricorderete la cena con Salvini e Vannacci a cui non si presentarono i consiglieri regionali.
Cena che aveva fatto seguito alla presa di posizione pochi mesi prima di Vannacci, non ancora vice di Salvini e non ancora con tessera Lega in tasca, contro Luca Baroncini, reo di aver nominato l’allora consigliera regionale Elena Meini candidata presidente Lega Regione Toscana.
Il grande flop 2025 della Lega in Toscana, a saperlo leggere, parte nel 2024 a Montecatini Terme.
Con Luca Baroncini, che della Lega è segretario regionale, non riconfermato sindaco.
Quella Lega 2024 a Montecatini Terme ottiene con Baroncini candidato sindaco il 10.6%. La Lega 2019 con cui Baroncini venne eletto sindaco ottenne il 31.6%, oltre venti punti in più Si dirà che in queste regionali 2025 Montecatini col 9.22% ha quasi doppiato il 4.38% dato regionale. In realtà ha perso quasi un punto e mezzo rispetto al 2024.
Quei venti punti e oltre in meno proprio nel Comune in cui non veniva confermato sindaco il segretario regionale Lega era già l’evidenza di un partito in caduta libera.
Proprio a Livorno, protagonista contestato con ‘Road to remigration’, Vannacci alla domanda sull’obiettivo Lega in queste regionali in Toscana mi aveva risposto: “Ottenere il miglior risultato possibile e far vincere il centrodestra”.
Se le urne rendicontano che la vittoria del centrodestra non è stato un obiettivo raggiunto, davvero questa Lega non ritiene di aver raggiunto l’obiettivo del miglior risultato possibile?