FIRENZE – Come ogni festività che si rispetti, anche la Pasqua (e soprattutto!) ha i suoi cibi tipici, differenti in ogni regione.
La toscana abbonda di tradizioni in ogni ambito, artistico, naturalistico e ovviamente culinario. Tra i tanti cibi tipici del periodo pasquale, ne vediamo 4, due dolci e due salati, che vi faranno venire l’acquolina in bocca solo a leggerli.
Gnudi burro e salvia
Gli gnudi, dal gusto ricco e delicato, rappresentano un piatto tipico della cucina contadina. Il loro nome è molto esplicativo: si chiamano così perché sono praticamente il ripieno dei ravioli, ma senza la pasta che li avvolge. L’impasto viene preparato in modo semplice, “nudo” – o “gnudo”, come si dice in Toscana – e poi cotto in acqua bollente. Per prepararli bastano pochi ingredienti, ma per ottenere un risultato perfetto è fondamentale utilizzare materie prime di eccellente qualità, come spinaci, ricotta e burro.
Qui la ricetta.
Buglione d’agnello
Uno stufato ricco e saporito, che viene cotto lentamente con un rametto di rosmarino, qualche spicchio d’aglio, mezzo bicchiere di vino, pomodori e fresche erbette appena raccolte. Nella Maremma, zona d’origine di questo piatto, viene spesso servito come zuppa, accompagnato da fette di pane abbrustolito. Il gusto deciso di questa ricetta la rende ideale per un pranzo che lascia il segno.
Qui la ricetta.
Schiacciata livornese
La Schiacciata Livornese è un dolce semplice, morbido e profumato, che deve il suo distintivo aroma all’inserimento di scorza d’arancia e semi di anice nell’impasto. Tipica di Livorno, è conosciuta anche nel resto della Toscana. La sua lievitazione è lunga e delicata, influenzata da umidità e temperatura. Viene generalmente gustata da sola, ma si abbina perfettamente anche con marmellata o cioccolato.
Qui la ricetta.
Quaresimali
I quaresimali sono biscotti preparati con albumi, zucchero, farina di nocciole e cacao, a volte arricchiti con scorza d’arancia. Hanno la forma delle lettere dell’alfabeto, rendendoli particolarmente graditi anche ai bambini. La loro origine è incerta: si dice che siano nati in un convento nel XIX secolo, forse per onorare le parole del Vangelo, ma è più probabile che siano stati creati all’inizio del ‘900 in una pasticceria fiorentina. Popolari principalmente a Firenze e Prato, sono apprezzati per la loro leggerezza e il gusto morbido. Ecco la ricetta per preparare questi dolcetti deliziosi, ideali per un pomeriggio in compagnia, anche dei più piccoli!
Qui la ricetta.