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Tajani in Toscana: tour Europee e amministrative 2024

Il vicepremier, ministro Esteri, segretario nazionale Forza Italia, a Livorno, Empoli e Firenze a sostegno candidati. Tajani capolista Europee 2024. "Dimissioni Toti? Scelta sua"

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Tajani in Toscana: tour Europee e amministrative 2024

Tajani in Toscana. Giovedì 16 maggio giornata di tour elettorale Europee 2024 e amministrative 2024 in Toscana per il vicepremier, ministro Esteri, segretario nazionale Forza Italia.

Antonio Tajani, capolista alle Europee 2024 al voto 8 e 9 giugno anche in circoscrizione Centro di cui fa parte la Toscana, giovedì 16 maggio a Livorno, Empoli, Firenze.

Anche a supporto dei candidati sindaci di centrodestra Alessandro Guarducci, Livorno, Simone Campinoti, Empoli, Eike Schmidt, Firenze.

 

Tajani a Firenze: “Credo che sia giusto per la democrazia avere un’alternanza anche nel modello di governo di una città. Vedremo cosa accadrà, io sono fiducioso: abbiamo scelto un candidato civico, Eike Schmidt, che ha le carte in regole per vincere. Ne parleremo poi al ballottaggio di quali aggregazioni si potranno fare”.

Sulla possibilità di un’intesa con Italia Viva al ballottaggio, Tajani ha osservato: “intanto andiamoci al ballottaggio, poi si vedrà con chi fare le coalizioni. Si possono fare allargando al centro come abbiamo fatto in Basilicata”.

Poi Tajani “Probabilmente è un errore togliere il finanziamento pubblico ai partiti, perché ogni tipo di finanziamento può essere considerato soggetto a chissà quale contropartita. La democrazia ha un costo: quando ero giovane ero contrario al finanziamento pubblico però se adesso andiamo a vedere, la politica ha un costo, i partiti come dice la Costituzione sono lo strumento di collegamento tra i cittadini e le istituzioni”.

“Ci sono tanti imprenditori che hanno paura di reazione, quindi è tutto un sistema complicato che secondo me va rivisto, bisogna riflettere. Ricordiamo che tutto quello che è stato dato a Toti era tutto tracciato, non è che sono stati dati soldi in nero. Quando ci sono soldi in nero è un altro discorso, ma quanto è tutto trasparente, tracciato, ci sono stati anche precedenti in cui sono stati tutti assolti”.

Sulle eventuali dimissioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, Tajani: “Aspettiamo di vedere cosa accadrà, è una scelta sua. Ma prima bisogna vedere cosa dice il Tribunale del riesame e cosa dirà lui durante l’interrogatorio. Intanto la Regione continua a lavorare. Certamente se dovesse rimanere in condizione di detenzione, sarà difficile poter continuare a governare, però vediamo. Ricordiamo sempre che è la magistratura che deve dimostrare la colpevolezza di una persona”.

 

Tajani a Livorno, presenti anche le deputate toscane Deborah Bergamini, vice segretaria nazionale Forza Italia, e Chiara Tenerini, responsabile provinciale Livorno Forza Italia: “L’erede di Berlusconi non esiste. Io non lo sono di certo. Lo sono i militanti, e gli elettori che votano Forza Italia. Abbiamo costruito forza politica che in qualche mese ha raggiunto quota 110mila iscritti, che ha svolto congressi nelle province d’Italia. Abbiamo fatto congresso nazionale a Roma. Abbiamo un obiettivo politico: occupare lo spazio che c’è tra Giorgia Meloni e Elly Schlein. In cui c’è il grande partito dell’astensione. Milioni di italiani non votano, non per colpa loro, ma perché non hanno trovato offerta rassicurante dai partiti. Noi vogliamo essere un partito rassicurante, nonostante il momento geopolitico”.

“Ieri ho avuto un lungo colloquio con il ministro degli esteri israeliano Katz al quale ho chiesto di non sferrare l’attacco a Rafah e di aiutare tutte le iniziative per portare cibo e beni di prima necessità alla popolazione palestinese. Lui mi ha ribadito il sostegno all’operazione italiana Food for Gaza e mi auguro che si possa da parte italiana far arrivare il maggior numero di aiuti. Entro la fine del mese sarà in Italia il ministro degli esteri e primo ministro dell’Autorità palestinese con il quale ci confronteremo per valutare cosa si può fare per costruire la pace, e soprattutto costruire uno Stato palestinese che non sia nelle mani dei terroristi di Hamas ma che sia governato da una rinnovata, e sostenuta da parte nostra, Autorità nazionale palestinese. L’obiettivo, come diciamo sempre, è avere due popoli e due stati che si riconoscono e possono vivere in pace”.

Sul superbonus “continuiamo ad avere molte perplessità e siamo contro qualsiasi ipotesi di legge retroattiva, in qualsiasi settore. E’ una questione di principio. Non rinunciamo alla difesa dei nostri principi.Detto questo, per un emendamento che non condividiamo non viene assolutamente meno la fiducia nel governo.Abbiamo votato e lo faremo sempre la fiducia a questo governo di cui siamo parte protagonista ma continueremo sempre a dire quello che pensiamo con grande trasparenza e lealtà”.

 

© Riproduzione riservata

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